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Marco, Simona e Andrea: le vostre firme sul 2008. Exploit olimpici, mondiali ed europei: ecco chi li ha centrati

Notizia pubblicata il 31 dicembre 2008



Categoria notizia : Sport


UNA TERRA di motori. La Romagna nel 2008 ha confermato la sua indole vedendo accedere all’Olimpo del Motomondiale un altro suo figlio (il nono nella storia), quel Marco Simoncelli esploso in sella alla Gilera al suo terzo anno in 250.

Un titolo iridato, quello colto dal centauro di Coriano — un campione in pista, ma anche di simpatia una volta smontato dalla moto —, in una stagione dove la sua supremazia è emersa a suon di battaglie tiratissime contro rivali fortissimi quali Bautista, Kallio e Barbera, ma netta nei risultati tanto da concretizzarsi con una gara d’anticipo: ben 6 i Gp vinti dal riminese, più 3 secondi posti e altrettanti terzi, per 12 podi complessivi in 16 gare.
L’IMPRESA di Simoncelli si è meritata dunque la copertina del 2008 quale sportivo romagnolo, insieme al trionfo olimpico dell’imolese Andrea Minguzzi. Il ragazzo cresciuto nella palestra di Faenza, autentico tempio italiano della lotta greco-romana, ha vissuto a Pechino la tipica favola: una favola che non è stata però scritta dalla mano del caso, ma che ha le sua fondamenta costruite in anni di impegno e sudore in una disciplina che vive sempre lontano dai riflettori. Quella spettacolare azione decisiva, quando ormai l’oro pareva andare all’ungherese Zoltan Fodor, resterà sempre nei ricordi di quanti hanno esultato in diretta, quel 14 di agosto, per il lottatore romagnolo.
ED E’ STATO prezioso quanto un oro, per tutti salvo che unicamente per il medagliere, l’argento che, alla soglia dei 44 anni, si è messa al collo una sempre più straordinaria Josefa Idem, nelle acque di Pechino nel ‘suo’ K 500: quei microscopici 4 millesimi che l’ucraina Inna Osypenko Radomska ha messo fra sé e la canoista di Santerno proprio sul traguardo, beffardamente, non hanno fatto altro che alimentare la leggenda sportiva di una campionessa davvero da antologia.
ALTRI EXPLOIT hanno poi illuminato il 2008 di casa nostra. A partire dalle imprese sul ring di Simona Galassi, che proprio quest’anno ha coronato il sogno di diventare campionessa mondiale anche in ambito professionistico: prima a fine marzo ha strappato nella sua Forlì la corona alla detentrice Stefania Bianchini; quindi ha difeso il titolo battendo a metà luglio, a Civitanova Marche. l’hawaiiana Eileen Olszewski; infine il 24 ottobre è andata a concedere la difesa alla Bianchini a Milano, sconfiggendola anche nella sua tana.Dopo una carriera dilettantistica impressionante, ecco la definitiva laurea a fuoriclasse di una campionessa che però non ha affatto esaurito ancora il suo corso.
MA LA LISTA dei nuovi campioni mondiali non è finita qui. Tali si sono infatti laureati per la prima volta i riminesi Sara Venerucci e Matteo Guarise, ultimi gioielli della ‘collezione’ di campioni della Sport Life di Rimini: i due pattinatori hanno trionfato a Taiwan nelle coppie di artistico, proprio la specialità in cui il campione di sempre è il padre di Sara, il mitico Patrick Venerucci. E un trionfo mondiale è arriso pure ad Alberto Monti, il pilota di Lido di Savio icona italiana delle moto d’acqua, che si è aggiudicato il campionato internazionale della classe Pro Ski. Un po’ di Romagna c’è persino nell’iride di motocross Mx1 dell’azzurro (toscano di origine belghe) David Philippaerts, cresciuto nell’Imolese e sulle piste di casa nostra. E restando al motociclismo, tutto romagnolo è invece (per l’esattezza cesenate), il talentuoso 15enne Lorenzo Savadori, che si è laureato campione europeo della 125 Gp con l’Aprilia del team bertinorese Rcgm.

foto by http://www.flickr.com/photos/tomohiko_tanabe