In bicicletta in Romagna. Pedalare in valle del Bidente, sensazione unica
Notizia pubblicata il 06 agosto 2007
Categoria notizia : Turismo
Continuando lungo la provinciale 78 si arriva a Pian di Spino, dove inizia la scalata a Pieve di Rivoschio, famosa perché inserita nella "Nove Colli". Si tratta di un'ascesa abbastanza agevole, come testimonia la modesta pendenza media (3,8%, con un dislivello di 357 metri), anche se non mancano rampe spacca gambe.
Complessivamente il percorso misura 9,4 chilometri, molto vari: i primi 4,5, sino a San Matteo, sono i più impegnativi, con una pendenza media del 6,2% e diversi strappi a due cifre. I 5 tornanti ravvicinati facilitano lo scalatore, che deve però prestare attenzione al fondo stradale. Da San Matteo, la strada procede in lieve discesa per 4 chilometri, portando proprio sotto la sella di Pieve di Rivoschio; qui l'asfalto torna a impennarsi per un ultimo chilometro, con pendenze dal 6,5% al 10,5%.Molto più dura la salita alla sella del Raggio: a dispetto della lunghezza non proibitiva (6,5 chilometri) e della pendenza media contenuta (7,1%, per 460 metri di dislivello), si tratta di un'ascesa riservata agli scalatori puri. Da Santa Sofia occorre seguire le indicazioni per Spinello, imboccando la strada che sale all'altezza della fontana ubicata nel centro del paese. Il primo chilometro è d'assaggio, poi, dal secondo, si fa sul serio, con la strada che sale costante all'8-10%, con uno strappo superiore al 13%. Fortunatamente, dopo questo chilometro e mezzo, una breve discesa conduce a un tratto più facile che, tuttavia, dura poco, dato che le pendenze tornano quasi subito al 7-9%. Tutto ciò, però, è ancora niente rispetto all'ultimo troncone: un chilometro e mezzo intorno al 10%, con strappi oltre il 12%, reso appena più umano dai 4 tornanti qui concentrati.Infine, la lunga ascesa al passo della Calla. Da Santa Sofia occorre risalire ancora la valle del Bidente sino a Corniolo, dove inizia la scalata vera e propria. Complessivamente sono 12 i chilometri da coprire, con una pendenza media del 5,6% e un dislivello di 948 metri. I primi 8 chilometri, che portano a Campigna, sono abbastanza pedalabili, con pendenze comprese costantemente fra il 6-7%, e 9 tornanti a intervallare la scalata. Dopo il breve falsopiano di Campigna, si sale per altri 3 chilometri, leggermente più duri, dato che si supera spesso il 7%. Ben 5 i tornanti concentrati in questo tratto, che si snoda tutto all'interno di una fitta abetaia. Dalla Calla, poi, è possibile continuare ancora per 5 chilometri sino al passo di Piancastelli: le pendenze si riducono al 4-5%, salvo uno strappo all'8% poco prima della vetta.all'8% poco prima della vetta.all'8% poco prima della vetta.