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Faccia a faccia i nuovi Peppone e Don Camillo. Sindaco e parroco di Ostellato

Notizia pubblicata il 02 marzo 2008



Categoria notizia : Turismo


COMINCIA oggi la terza edizione di 'Sotto il Sole dei Sensi', Festival di letteratura che il comune di Ostellato quest'anno dedica a Giovannino Guareschi nel centenario della sua nascita. Un festival animato da cinema, incontri, musica, reading e cene letterarie.

«Gli abbiamo dedicato il festival per colmare il vuoto ingiustificato che si é creato attorno al lavoro e alla vita di Guareschi, vitalissimo scrittore, umorista e giornalista - dice Marina Zappi, creatrice e organizzatrice del festival-. Una mancanza che persino Enzo Biagi riconosce in un articolo pubblicato il giorno successivo alla sua morte: «Non ha mai avuto la recensione di un critico, un riconoscimento ufficiale, ma il suo nome non può essere cancellato dalla cronaca del dopoguerra, da quegli errori e da quelle illusioni».
Guareschi iniziò la sua carriera di giornalista come redattore del Corriere emiliano passando poi al settimanale umoristico Bertoldo (1936-1943) e diventando poi direttore di Candido settimanale politico-satirico (1945-1957).

Scrittore di romanzi e racconti ambientati nella bassa emiliana, incontra il successo di pubblico con l'uscita di Don Camillo, oltre 20 milione di copie stampate e diffuse in tutto il mondo. Un successo che continua ancora oggi, puntuale, con la riproposizione televisiva dei film con Fernandel e Gino Cervi tratti dai suoi libri.

In un suo racconto c'é una battuta illuminante, quasi profetica rileggendola oggi: «Compagno - dice Don Camillo - non ti rendi conto che noi siamo due fantasmi? Non ti rendi conto che, fra non molto, dopo aver ognuno di noi combattuto per la sua bandiera, verremo cacciati via a calci, io dai miei e tu dai tuoi e ci troveremo miserabili a dormire sotto i ponti?».
(foto by http://www.flickr.com/photos/lui_lui)
PERSONAGGIO straordinario, amato e discusso, Guareschi fu al centro di aspre polemiche in un'Italia che viveva il dramma del secondo conflitto mondiale e le divisioni del dopoguerra. Personalità  controcorrente, pagò sempre di persona le sue scelte di vita. Nel 1954 fu condannato per diffamazione nei confronti di De Gasperi, per avergli erroneamente, ma in buona fede attribuito, pubblicandoli, dei documenti falsi. Non volle ricorrere in appello e scontò 14 mesi nel carcere di Parma e 6 di libertà  vigilata, rifiutandosi sempre di chiedere la grazia, che gli sarebbe stata concessa. Il 22 luglio 1968 muore stroncato da un infarto a Cervia dove amava passare le vacanze con la moglie e i figli Alberto e Carlotta.

L'OMAGGIO a Guareschi partirà  appunto oggi con la mostra Giovannino Guareschi, le sfaccettature di uno scrittore moderno curata da Giorgio Casamatti e dal Club dei Ventitrè al Museo del Territorio di Ostellato. Rimarrà  esposta fino al 4 maggio. Alla mostra seguiranno una serie di interessanti iniziative e cene letterarie (per saperne di più: www.comune.ostellato.fe.it).

MA SICURAMENTE il momento più atteso dagli abitanti di Ostellato sarà  l'incontro-scontro nel teatro Barattoni che, ispirandosi ai film di Don Camillo e Peppone, vedranno affrontarsi la sera del 12 marzo il sindaco di Ostellato e il parroco.
Paolo Calvano, 30 anni, sindaco da quattro anni eletto nelle liste del centrosinistra con il 65% dei voti, é nato a Roma «ma - dice - sono sempre vissuto nella bassa». Don Pietro Predonzani, 45 anni, da cinque anni parroco di Ostellato é nato a Ferrara da genitori istriani fuggiti dalla Jugoslavia per salvarsi dalle rappresaglie contro gli italiani volute da Tito alla fine della seconda guerra mondiale.

«Siamo amici e non sarà  uno scontro cattivo come vediamo ogni sera in televisione - dice don Pietro che si é prestato con il sindaco per noi a posare in una foto alla Don Camillo -. Parleremo dei problemi del paese e come cercare di risolverli, perchè tutti e due vogliamo bene a questa terra e alla sua gente». 
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