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Un altro pesarese protagonista questa sera a Ciao Darwin
Notizia pubblicata il 21 maggio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
E’ salito, dall’alto del suo metro e 31, dalle marmitte della sua officina in zona Celletta ai luccichini romani di Cinecittà. Un salto non da poco per Giuseppe Vitali detto Peppe, 61 anni, stimato meccanico di motorini, conosciuto come “Il nano” per ragioni facilmente intuibili e che certo non lo fanno imbufalire. Grazie alla collaborazione fattiva e intraprendente di Carla Orazi - in arte “La Carlina” - è finito in televisione. A Ciao Darwin, nella fortunatissima trasmissione Mediaset dove la platinata maggiorata pesarese ha fatto molto più che semplici comparsate. Ma che ci fa il buon Peppe da Bonolis e Laurenti? Semplice. Quasi lapalissiano.
Fa parte della schiera di nani e ballerine che, nella puntata che andrà in onda stasera alle 21.10 su Canale 5, affrontano a colpi di giochi spassosi i critici tv. Chi fa la televisione contro chi la giudica. Per la gioia di milioni di spettatori che vedranno un altro atto del varietà che contrappone specie umane per riprodurre, in chiave parodistica, la selezione naturale teorizzata dall’inglese Darwin nell’Ottocento. A spiegare lo sbarco del meccanico della Celletta sul piccolo schermo è la Carlina stessa: “Quando sono stata invitata per la puntata umani contro transformers, la moglie di Bonolis - l’attivissima Sonia - mi ha chiesto se conoscevo qualche nanetto. Io ho pensato subito a Peppe e l’ho proposto. Visto il risultato del provino, avevo ragione.
L’ho accompagnato a Roma assieme a Stefano Sanchioni, il nostro amato autista quando si tratta di andare a Mediaset, e poi, dopo che lui ha preso parte alla registrazione del programma, siamo andati a cena in un ristorante di Cinecittà dove ci siamo ammazzati dalle risate”. “Bellissima esperienza - la etichetta il Nano che non parla molto ma non difetta certo d’ironia - Bonolis mi ha chiesto quanto sono alto e io, suscitando riso, ho risposto: “Volevi dire quanto sono basso?”. Comunque la mia “altezza” non mi hai mai creato problemi. Sono sposato con una figlia, ho un lavoro che faccio da quando avevo nove anni. E poi negli anni Sessanta al Bibi bar facevo il bambino in carrozzina”. Il segno che la diversità esiste solo nella mente di chi la crea o negli occhi di chi la vede. E poi bassezza è mezza bellezza. Vero Peppe?