Il grande Peppe Servillo fa rivivere il mito di mister 'Volare'

FERRARA. Il frac l'hanno indossato solo idealmente, concentrando tutta l'eleganza sull'aspetto musicale. E di eleganza, infatti, si sono vestite le melodie di Domenico Modugno proposte l'altra sera al Teatro Comunale nello spettacolo "Uomini in frac" (repliche anche stasera alle 21 e domani alle 16), splendido omaggio alle canzoni di "Mister Volare" che Peppe Servillo e otto musicisti stratosferici hanno reinterpretato con un taglio squisitamente e profondamente jazz.

Un invito a riappropriarsi di un repertorio certamente datato, oggi non più moderno e innovativo come lo fu all'epoca, recuperato e restituito in una veste del tutto confacente al nostro tempo e affatto irrispettosa di ciò che in origine furono le intenzioni dello stesso Modugno. A cambiare, insomma, sono gli arrangiamenti e non lo spirito di fondo che anima i brani del Mimmo nazionale. Eppure il coraggio di questo progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri sta proprio nell'aver frantumato l'involucro ormai incrostato di ogni pezzo riavvolgendone il nucleo di suoni e arrangiamenti sontuosi, infilandoci travolgenti assoli, intimizzando le canzoni più note con un accompagnamento minimale affidato al solo pianoforte. Operazione agevolata dalla presenza sul palco di alcuni fra i migliori musicisti jazz in circolazione, oltre che dalla forte presenza scenica di Servillo, tanto teatrale almeno quanto lo fu lo stesso Modugno.