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Pascià  chiuso per 3 settimane dopo l'operazione 'Champagne'

Notizia pubblicata il 18 gennaio 2008



Categoria notizia : Night Life


RIMETTETE lo champagne nel frigo. Più che le bollicine, schiumano rabbia il Pascià  e il Prince. Già  perchè le due discoteche riccionesi, dopo gli arresti a raffica dell'operazione «Champagne» condotta dalla Squadra mobile di Rimini (secondo cui gli spacciatori fermati predilegevano i due locali per i loro affari), non balleranno più per un po'.

A ricevere la 'stangata' per primo é stato ieri pomeriggio il Pascià . La Questura ci é andata pesante: uno stop lungo tre settimane, dalla mezzanotte di domani al 3 febbraio. In pratica la discoteca sarà  costretta a restare chiusa per tre sabati. Facendo saltare, all'ultimo minuto, la serata con Martina Stella ( 'prenotata' come ospite per la festa di compleanno di domani) e gli altri eventi. «Ci sentiamo vittime di questo provvedimento, riteniamo non ci siano elementi oggettivi per una decisione simile. Faremo chiarezza, presso le istituzioni e con i nostri legali: non abbiamo mai avuto problemi di droga, vogliamo capire perchè é successo tutto ciò», commenta amaro il gestore del Pascià , Gianluca Tantini.

UN PROVVEDIMENTO pesante lo rischia anche il Prince, anche se fino a ieri al locale non é stato notificato nulla. Ma Giovanni Semeraro, titolare del Prince e presidente provinciale del Silb (il Sindacato italiano dei locali da ballo) se lo aspetta da un momento all'altro. Anche per questo mercoledì, nel direttivo del Silb, dopo aver ribadito che sia lui che il Prince sono estranei ai fatti, e che Fabrizio Gennarelli (finito ai domiciliari con l'accusa di aver favorito lo spaccio) non é più socio della discoteca da mesi, Semeraro aveva deciso di rimettere il mandato nelle mani dei colleghi. « Sono pronto a fare un passo indietro, in attesa che la mia posizione venga chiarita», ha detto Semeraro. I colleghi lo hanno difeso, chiedendogli di non dare dimissioni o autosospendersi. A Semeraro e Tantini ieri é arrivata anche la solidarietà  del presidente provinciale di Confcommercio, Ennio Sanese, dopo che Pioggia (il presidente di Confcommercio Riccione) li aveva attaccati. « Dovremo al più presto incontrare le autorità  per riaffermare la collaborazione con loro, e tutelare le tante aziende del divertimento che operano nella totale correttezza», era stato, ieri mattina, il commento di Sanese. Poi, nel pomeriggio, la doccia fredda, con la chiusura per il Pascià : «Mi sembra un atto troppo pesante».