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Parco Subacqueo a Rimini? Convegno "Immergiamoci in un sogno"

Notizia pubblicata il 01 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


RIMINI - Il mare Adriatico è un paradiso per la subacquea ma i primi a non saperlo sono proprio coloro che abitano sulle sue sponde visto che ogni anno migliaia di turisti si immergono davanti alle coste romagnole per ammirare la ricchezza della vita nel fondale.

Uno dei luoghi prediletti dalle immersioni dei subacquei è la piattaforma Paguro, affondata in seguito ad una esplosione che costò la vita a tre uomini. La straordinaria natura dell'Adriatico ha ben presto fatto di quelle strutture contorte un habitat ideale per ogni sorta di creatura marina.

Oggi davanti alle coste romagnole ci sono oltre sessanta piattaforme parte delle quali dovranno essere dismesse.

Da qui il sogno che Tete Venturini, che ha dedicato una vita alla subacquea, vuole tradurre in realtà: qualcuna delle piattaforme che andranno in pensione potrebbe essere affondata e diventare in poco tempo un vero parco sottomarino per sub e pescatori sportivi mentre altre potrebbero ospitare laboratori e centri di ricerca e di divulgazione scientifica dell'Adriatico.

All'idea da tempo coltivata dagli appassionati di subacquea è stato dedicato l'incontro " Immergiamoci in un sogno" che si è svolto lunedì sera presso la tensostruttura di Marina di Rimini. Nemmeno la bora che soffiava a quaranta nodi ha dissuaso la partecipazione di un folto numero di appassionati, prima conferma di quanto sia il desiderio di vedere realizzato il progetto.

Concordi i molti tecnici, dai biologi marini ai geologi, che hanno esaminato la fattibilità del sogno dai tanti punti di vista; le condizioni per realizzare davanti alla costa riminese un parco subacqueo sull'esempio del Paguro ci sono tutte.

D'accordo anche il presidente dell'ATP, Massimo Gottifredi, che nella subacquea vede un incremento dell'offerta turistica della nostra costa.

In proposito c'è anche un progetto di legge regionale presentato a Bologna da Marco Lombardi.

Il settore, si legge nel testo depositato in Regione, "è giovane e in forte espansione, soprattutto se in esso comprendiamo anche l'attività delle agenzie didattiche che formano e rilasciano brevetti d'immersione e le strutture che offrono servizi nelle località di mare e che attira una quota consistente dei flussi turistici, ma sostanzialmente privo di adeguati riferimenti legislativi".

A quanto pare tuttavia l'elemento più ostico da superare per concretizzare il sogno è proprio la mentalità, tutta locale, che continua a diffidare, se non proprio a denigrare, il nostro mare privilegiando la spiaggia.

La riprova è proprio negli interventi di molti dei politici che lunedì sera si sono presentati al microfono, insopportabilmente ostinati a confrontare il nostro mare con quelli tropicali, come se nella ricchezza della storia, dei paesaggi e della natura dell'Adriatico non offrisse di per sé abbastanza esempi capaci di stupire e di affascinare chiunque.

Roberto Venturini

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