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Un milione al parco dei Gessi Più spazio per le specie protette e illuminazione nelle grotte
Notizia pubblicata il 12 febbraio 2010
Categoria notizia : Turismo
Un progetto finanziato dall’Ue prevede la tutela dell’habitat dell’area protetta
Martedì sera a San Lazzaro, in apertura del consiglio comunale, il presidente del Parco regionale dei gessi Piermaria Luigi Rossi, docente universitario di Scienze della Terra e Geologia ambientale, ha presentato il progetto "Gypsum", per tutelare l'habitat del Parco, che ha ottenuto il finanziamento europeo di un milione di euro nell'ambito del programma "Life Plus 2008 " .
«Progetto che si svilupperà tra il 2010 e il 2014 , e c o invo lge sei diversi siti - ha detto il presidente -, che prevede un investimento di circa due milioni di euro di cui metà messi a disposizione dall'Unione europea.
Da qui la richiesta alle varie amministrazioni locali interessate di un contributo per completare il finanziamento necessario alla realizzazione di questo progetto».
Nel concreto i finanziamenti, locali ed europei, servono a re a l iz z a re una serie di inter venti c o m e l a rea li zz az ione di fasce boscate vicino ad alcune valli carsiche, l'illuminazione di alcune grotte con tecnologia led, il monitoraggio delle acque e della fauna cavernicola, l'acquisto di 30 ettari di terreno con affioramenti gessosi da inglobare nel Parco e importanti azioni di comunicazione e di educazione ambientale.
Il Parco dei gessi bolognesi, con grotte, fonti carsiche, particolari comunità vegetali, rari tipi di felci, una ricca popolazione di pipistrelli (i chirotteri sono una specie a rischio in Europa) che in queste grotte trova l'ambiente di vita necessario, presenta quindi un habitat di par ticolare i n t e re s s e geolog ico, nat urali stic o e a mb i e n t a l e .
Come ha spiegato Piermaria Luigi Rossi, che ha dato molto rilievo all'aspetto scientifico «il progetto Gypsum potrà produrre ricerca di alto livello, applicata a un'area la cui origine risale a sei milioni di anni fa, al periodo Messiniano, in seguito a una forte evaporazione del Mediterraneo, che ha prodotto il deposito di sali minerali tra cui il gesso o selenite». Il progetto coinvolgerà non solo il Parco dei gessi, che sarà comunque ente capofila, ma anche parchi dell'Appennino tosco- emiliano e della Vena del Gesso romagnola, accomunati dalla presenza di importanti aree gessose affioranti.
«Il Parco dei gessi - ha p rec i s a t o Rossi - non è un'entità astratta ma ricca di vita, fruibile da tutti col dovuto rispetto, con animali, piante e siti da proteggere come patrimonio di tutti e, soprattutto, delle prossime generazioni».