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Il titolo è già un capolavoro Diagram prize

Notizia pubblicata il 24 febbraio 2010



Categoria notizia : Cultura


Vi siete mai chiesti se Marx tra le altre cose fosse un satanista Non per fare g l i avvocati del diavolo , ma Richard Wurmbrand se l'è chiesto e si è pure dato una risposta nel volume Was Karl Marx a satanist, (traduzione italiana L'altra Faccia di Marx). E portando a spasso il vostro grazioso cagnetto vi siete mai domandati se per caso è gay? qualora il canino dubbio non abbia ancora abbaiato alla porta del vostro cervello, leggetevi is Your dog gay? (Il tuo cane è gay?) di Charles Kreloff.

Quando si dice “il titolo è già un capolavoro”, oppure “dal titolo ti rendi conto”. Ti rendi conto del duro mestiere del titolatore e dell'effetto boomerang che può avere un titolo. Per esempio, continuando nella caccia ai titoli caratterizzati da ineguagliabile bon ton e da invidiabile esprit de finesse, non può sfuggire l'ultimo best seller di Gianantonio Stella negri, froci, giudei &Co, ovvero un saggio di saggistica che avrebbe necessitato d'un più saggio titolo, mentre la manualistica fa registrare un significativo apporto alla causa omose col libro di Claudia Mauri come diventare gay in cinque settimane. Si potrebbe continuare all'infinito nell'impegnativa disamina, per cui da qui alla fine del presente articolo si citeranno gli autori dei libri con titolazione hard solo quando indispensabile. Anche nell'intento di tutelare il buon nome degli stessi.

Dunque giammai nomineremo l'autore di circoncizioni su appuntamento quello di vivere con delle chiappe pazze.

Né vi riveleremo chi ha avuto il coraggio di scrivere sulla copertina storia sociale della mitragliatrice o i nazzizti erano ecologici? a seguire La nevrosi connessa al cannibalismo nei maiali dell'anartico quando non pilastri della contemporaneità quali come seccare i fiori nel microonde, come idratare i tuoi figli, come abbigliare e prenderti cura delle tue narici. Ma che dire allora - potreste obiettare - di capolavori quali ma gli androidi sognano pecore elettriche di Philipe. Dick (ricordate Blade Runner), Shake- speare non l'ha mai fatto e tacuino di un vecchio sporcaccione di Charles Bukowski o le und undicimila Verghe di Guillaume Apollinaire (laddove la citata verga poco ha a che spartire col padre del verismo)?

Ma almeno lì c'era la stoffa dello scrittore sotto, che difficilmente riusciamo a intravedere nellaVita erotica degli insetti, nelle istruzioni sessuali per i contadini irlandesi, in coome andar di corpo nei boschio in Perchè lewis carrolvisitò Landudno.

Meno male che c'è Vergassola a spazzar via ogni maldestro tentativo di doppiosensismo col suo me la darebbe? Abbiano dunque il coraggio tutti gli autori (non) citati di mandare le loro opere al Diagram prize, il premio letterario per i titoli più folli nato 17 anni “per i lettori annoiati della Fiera di Francoforte”. Non serve inviare il manoscritto. È sufficiente un titolo.