Paperopoli al Byblos

GLITTER' è la parola d'ordine dell'estate 2007. Sarà per le gesta mediologiche dell'ereditiera Hilton, ma sembra che il lusso, ostentato a volte in maniera talmente 'esibizionistica' da apparire persino ludico, è una delle ossessioni della stagione sulla Rivera Romagnola.

 Lo ha capito bene il Byblos che ha dedicato l'estate alla devozione verso oggetti che, al di là del kitsch e del buon gusto, sublimano il desiderio di entrare in una sorta di club a metà strada tra i forzieri di Paperopoli e i video dell'hip hop americano, tutti gioielli in movimento e macchine che sembrano saloni di bellezza.

Così i televisori assomigliano a diademi piatti e rettangolari, con diamanti incastonati tra ori e pietre preziose. C'è persino una piccola pescheria, con tanto di saracinesca, al centro di pochi metri di maioliche colorate che riproducono (come a Las Vegas!) la celebre Piazzetta di Capri.

E, a caro prezzo, i clienti possono consumare, dopo averli scelti personalmente, molluschi crudi freschissimi, accompagnati, com'è ovvio, da cru rarissime di champagne. Non a caso lo slogan scelto é: « E' tutto oro quello che luccica». Persino le feste, qui, sono 'Limited Edition'. E, in fondo, con 20 euro (tanto costa il biglietto ridotto), potete comprare un frammento di sogno da soap opera.

Più o meno una Mirabilandia per bimbi un po' cresciuti. E se proprio avete bisogno di farvi notare, basta prenotare il dolce più costoso del mondo, preparato su ordinazione dal pasticcere Roberto Rinaldini. Si chiama Marylin, é dedicato a Maria Antonietta ed é ricoperto di foglie di oro zecchino. Mile euro a porzione.
p. p.