Paolo Cevoli e Duilio Pizzocchi al Parco Oltremare
Notizia pubblicata il 24 agosto 2009
Categoria notizia : Spettacoli
Stasera al parco Oltremare di Riccione Paolo Cevoli torna a casa e si esibisce in un insolito show al fianco di Duilio Pizzocchi: «Gente allegra, il ciel l’aiuta e noi reciteremo per loro». Cabaret allo stato puro per rendere omaggio a una terra che non delude mai
TORNA nella sua Riccione in pieno agosto come non gli capitava da anni. Paolo Cevoli è pronto a duettare, nel loro primo spettacolo insieme, con Duilio Pizzocchi sul palco di Oltremare, dove il duo emiliano-romagnolo si presenterà questa sera (21.30) per far ridere una riviera fatta dai romagnoli e amata dagli emiliani. L’estate dei comici al parco acquatico proseguirà poi giovedì con Paolo Migone e Pino Campagna.
Cevoli, come ci si sente a tornare a casa quando c’è il pienone?
«Sono contento di tornare nella mia Riccione in piena estate. Erano molti anni che non facevo uno spettacolo in agosto a casa. L’ultima volta era capitato a Cattolica, nell’arena della Regina, ma sono passati tanti anni. Adesso sono qui. È bello».
Visti i tempi che corrono dobbiamo aspettarci anche battute ‘politiche’?
«No niente politica… forse un po’. Con Duilio può essere che si parli del centrosinistra, delle minorenni, di Villa Certosa. Adesso però mi fermo perché Riccione non è villa Certosa, qui c’è più molta più gn…, c’è n’è così tanta… ma io sono sposato, ho chiuso».
Cos’altro dobbiamo aspettarci?
«Io e Pizzocchi faremo uno spettacolo per gente allegra. Con quello che continua a succedere ci sarebbe poco da ridere in realtà, ma noi, i romagnoli e anche gli emiliani, siamo gente fatta così. Ci piace ridere, prendere le cose in modo leggero, e questo non significa prendere la vita in modo superficiale, è un’altra cosa».
E’ forse questo il segreto del successo?
«Noi siamo strani. Siamo un misto di ‘ignorantezza’… non abbiamo chissà quali origini e non abbiamo la spaccatura del cu… alta. Però siamo persone che si sanno far volere bene e più la gente va in giro per il mondo più vuol stare qui anche se il mare è quello che è, e a volte è difficile chiamarlo mare. Ma questa è una terra benedetta dal Signore».
Si sorprende ancora quando torna a Riccione?
«Tutte le volte. Ho fatto due settimane di vacanza e quando sono tornato mi sono detto ‘ma perché non me ne sono stato qui, non era meglio?’. Qui sto da Dio e ogni volta mi sorprendono i romagnoli. In fondo non ci rendiamo conto di quanto è bello il posto in cui viviamo se non quando torniamo. Siamo capaci di dare il massimo in ogni condizione e non solo per i soldi, sia chiaro. Parliamo di questa Romagna che è tornata in grande spolvero, piena di gente. Alla lunga il romagnolo vince. Puoi fare le vacanze qua e là, ma quando torni è sempre bello».