Riccione il supermercato era stato distrutto dalle fiamme un mese fa. Il Boschetto risorge dalle sue ceneri: riapertura il 22 con Paolo Cevoli
Notizia pubblicata il 11 gennaio 2009
Categoria notizia : Eventi
A UN MESE dal rogo che l’ha totalmente distrutto, il supermercato Conad «Boschetto» di Riccione si appresta a riaprire i battenti.
L’appuntamento, salvo imprevisti, è fissato per il 22 gennaio.
Per il taglio del nastro, oltre a imponente battage pubblicitario, è previsto uno show che Enzo Piccioni, presidente della società Cdc srl titolare della struttura, e Giorgio Cecchini, gestore del supermercato , intendono affidare al comico riccionese Paolo Cevoli, colonna portante di Zelig. Intanto all’interno del fabbricato, in viale Veneto a pochi passi dalla chiesa di San Lorenzo, si lavora a ritmo serrato.
«Anche con quaranta operai per volta e fuori orario», assicura Piccioni. «In venti giorni al Boschetto è stato fatto quello che altri non sarebbero riusciti a fare prima di sei mesi _ commenta _. Le maestranze hanno lavorato sempre, anche nei giorni di festa. D’altra parte, per via dell’incendio, e soprattutto del fumo, filtrato ovunque, è stato necessario rifare tutto dall’A alla Z, dal soffitto agli intonaci, fino alle piastrelle del pavimento, danneggiate, non solo dall’incendio, ma anche dai facchini che, nello sgomberare tutto, con i muletti le hanno strisciate. Pure gli impianti, compreso quello elettrico e di climatizzazione, sono nuovi. Non si sono salvate neppure le canalizzazioni dell’aria condizionata, perché puzzavano di fumo. Fuori uso persino le casse».
«E tutte le attrezzature _ prosegue Cecchini _. Ne abbiamo salvate solo un 20 per cento». A quanto ammontano i danni, gli operatori ancora non lo dicono. Aspettano la fine dei lavori e di fare bene i conti. Resta il mistero su chi nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, verso l’una di notte, ha provocato l’incendio doloso, appiccando le fiamme davanti all’ingresso di servizio laterale, sul lato mare. «Non ne sappiamo niente, indagano i carabinieri di Riccione», ripetono Piccioni e Cecchini.
Per il resto non rimane che la rabbia anche per gli affari di Natale andati in fumo, compreso le scorte che si trovavano già nel supermercato, quando è scoppiato quel putiferio. E’ stato un Natale magro anche per gli incassi di tutti gli operatori della galleria commerciale che, dopo essere stati chiusi tre/quattro giorni hanno riaperto, ma senza il Conad, motore trainante dell’interro centro, dove si trovano pure le poste e un bar. Nella galleria l’odore di fumo non è più sparito. Così in questi giorni l’intero centro verrà imbiancato. Anche nelle parti esterne danneggiate. Dove necessario, intanto, viene rifatto il controsoffitto.ni.co.
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