Intervista a Paolo Brosio
Notizia pubblicata il 24 agosto 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Paolo Brosio sit-com. Commentatore & attore: il giornalista torna così a Mediaset. Si vedeva già ai tempi di Mani Pulite, dai quei famosi siparietti televisivi in cui Emilio Fede l'Arcigno Direttore e Paolo Brosio lo Spaurito Inviato si becchettavano in diretta, che il tessuto era quello della situation comedy: centralità del dialogo sul- l'evento, riprese fisse, quel che mancava allora (fortunatamente) era la risata fuori campo.
Così come i duetti con Fazio ai tempi del suo «Quelli che il calcio», o con Simona Ventura lei a Milano e lui nella «palapa» honduregna dell'«Isola dei Famosi», oppure con mamma Anna spesso in video appresso al figlio. Il senso di Brosio per la battuta lo ha portato ad approfondire la tecnica di scrittura, a collaborare con autori collaudati nel genere e a proporre a Mediaset tre progetti di situation-comedy. Mediaset, sì, perché da mercoledì Brosio è tornato al Biscione dopo 11 anni di Rai.
Paolo, da quale porta sei rientrato in Mediaset?
«Quella del calcio, la mia passione e il mio lungo sogno di giornalista».
E che cosa farai?
«Il commentatore sportivo delle partite della Juventus per il Digitale terrestre Mediaset. Sarò spesso anche a "Controcampo - Diritto di replica" come opinionista. E siccome si sa che io sono juventino fino al midollo, sarò fazioso, ma con ironia ché a sentir parlare qualcuno di calcio come se stesse espondendo teoremi matematici francamente mi pare ridicolo».
Scusa, ma com'è che tu, juventino, hai accolto al Twiga, la spiaggia trendy di Forte dei
Marmi, la Coppa di Champions vinta dal Milan?
«Ma perché siamo tutti amici e il calcio dopo Calciopoli ha un bisogno pazzo di fratellanza. Sono stato in vacanza sulla barca di Lippi (ora a Sky), abbiamo incontrato Della Valle (Fiorentina). A fine crociera abbiamo fatto il bagno con Carlo Conti e Pieraccioni al Faro di Rosignano al che un livornese doc ci ha guardato e ha esclamato "Dè, ma che, son capitato sul Faro dei Famosi?". Battute a parte vedrete che la mappa del tifo si modificherà, l'importante è che siano bandite la violenza e la volgarità e le offese. E questo tocca anche a noi, i telecronisti devono ridimensionare le rivalità».
I tuoi modelli?
«Mi piacciono molto Sandro Piccinini e Fabio Caressa; come commentatori adoro Altafini, che volete, mi diverte, non è mai aggressivo, non è un trombone, gli scappa sempre una battuta, seppure involontaria».
In Mediaset farai anche l'attore.
«Eh già, l'attore. Ma di sit-com, il genere più congeniale a me. L'attore l'ho fatto per gli spot dell'Agip e mi divertivo moltissimo, oltretutto avevo un gran successo. E poi, a guardare indietro, anche i "siparietti" con Emilio Fede, sortivano davvero un effetto sit- com».
Ma stiamo parlando di un telegiornale.
«Sì, però va anche detto, che quando andavamo in onda con quei battibecchi, peraltro abbastanza concordati fra noi due, c'era un milione di persone in più davanti al Tg4, mica poco».
Allora, i progetti di sit-com?
«Sono tre. Uno riguarda una mia partecipazione a "Casa Vianello" qualora Sandra e Raimondo volessero riprendere il programma, cosa che per il momento sembra non abbiano intenzione di fare, comunque vedremo. Questa è una. Poi c'è un progetto più ampio, che mi coinvolge appieno, come autore e come attore; infine, c'è l'idea di avere un ruolo in una fiction. Le proposte sono al vaglio della responsabile dei varietà Mediaset, Fatma Ruffini».
Qualche anticipazione sui contenuti?
«Diciamo che sarò un marito accerchiato».
Mamma, moglie, figli, colleghe... il solito maschio vessato dalle donne?
«Quasi, ma riesco sempre a cavarmela».
A proposito di donne...
«Eh, Gretel, che faceva la modella, mia moglie, adesso è passata dal meteo si Sky alle News di Sky Tg 24, sta intraprendendo la carriera di giornalista e sono molto contento per lei... prima o poi dovremo mettere in cantiere un bambino: non è già in cantiere, ma abbiamo intenzione di farlo».