«Ve lo dico ancora con un bacio». Paolo Belli riprende sabato il suo tour teatrale
Notizia pubblicata il 24 gennaio 2008
Categoria notizia : Spettacoli
MICA C'ERA LUI, negli anni Cinquanta: «Eppure io sono sempre stato affascinato da quell'epoca, da quella musica, da quei film - confessa Paolo Belli -. Forse perchè allora tutto veniva fatto con più cura, quasi artigianalmente. Lo senti anche adesso che c'era dentro qualcosa in più».
E' anche per questo che, una volta lasciata la prima bicicletta, lui, il carpigiano swing, ha ricominciato a pedalare per diventare come un nuovo Buscaglione. E con la sua big band é stato pure incoronato 're' del varietà televisivo di prima serata.
L'ANNO SCORSO poi il grande salto. Da 'spalla' a 'capocomico', da braccio destro (in chiave musicale) di Giorgio Panariello o Milly Carlucci a prim'attore e 'boss' di un musical teatrale tutto suo, Dillo con un bacio. Atmosfere da cabaret, un pizzico di sit-com, molte gag e naturalmente tante canzoni. Il tutto con le firme vincenti di Giampiero Solari e Alberto Di Risio. «Lo ammetto, ero spaventatissimo, poteva essere un salto nel buio - dice Paolo Belli -. Ma come mi sono 'buttato' si é accesa una luce. E dal pubblico ho ricevuto ancora più affetto di prima». E mentre da domani sera Paolo Belli torna in tv, accanto all'ormai inseparabile Milly, per Uomo e gentiluomo, un nuovo show dedicato alle buone maniere, sabato sera al Palasport di Cavezzo (e domenica al teatro dei Fluttuanti di Argenta) Paolo riparte in tour con Dillo con un bacio.
E' ancora lo stesso spettacolo? Â
«In realtà abbiamo introdotto alcune modifiche perchè, come spesso accade e soprattutto quando ti diverti, da una battuta ne nasce un'altra. Del resto, quando vedi il pubblico che ride, canta e balla, nonostante si trovi a teatro, sei al settimo cielo. Avresti voglia di lasciare tutto così».
Allora, evviva il teatro...
«E' stata una grande prova, e alla vigilia avevo mille incertezze. Ma ora, e sono sincero, penso che sia stato un errore aver cominciato tardi a fare teatro. Andare in scena, sul palcoscenico, mi ha dato una nuova serenità e padronanza di linguaggio e di comunicazione che poi ho ritrovato lavorando in tv».
Nessun rimpianto per il tempo dei Ladri?
«Allora c'era ancora l'incoscienza del ragazzino. Del resto, non avevo nulla da perdere: lavoravo in ceramica, al massimo avrei potuto tornarci.... Adesso invece avverto molto la responsabilità e il timore di sbagliare».
Perchè tanta passione per gli anni d'oro dello swing?
«Perchè forse, come tutti quelli che hanno la mia età , io ho molti ricordi in bianco e nero. Totò, Enzo Jannacci, Louis Armstrong, il neorealismo. Adesso, in questa era del computer, che pure io uso tantissimo, é tutto più violento, più veloce, tutto ti scorre addosso e non te ne rendi conto».
Adesso affronta anche un nuovo show televisivo, ispirato al galateo. Ma lei si sente un gentiluomo?«Nella sigla del programma, canto 'Sono uomo e gentiluomo, fuori un duro e dentro un buono'. In realtà , io credo di essere fondamentalmente un buono. E poi, la mia carne é come il Pongo... Vedrete, sarà uno spettacolo divertente, con tanti personaggi famosi: ci divertiamo molto. E' uno show molto sereno».
Ma si sarebbe mai aspettato di diventare un beniamino della prima serata?
«Onestamente ogni volta affronto un nuovo lavoro con le stesse paure della prima volta». (photo by giando)