Pantere a Due Ruote, le nostre Bike Patrol Americane
Notizia pubblicata il 22 agosto 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Ravenna - In America le chiamano bike patrol, da noi la hanno ribattezzate " pantere a due ruote". Sono le pattuglie della polizia in bicicletta: mezzi di locomozione modesto e faticoso, ma insostituibile per prestare servizio e garantire la sorveglianza del territorio In zone molte particolari.
Per esempio le pinete sul lungomare romagnolo: non a caso è proprio qui che gli "agenti a pedali" hanno fatto il loro esordio questa estate. Con risultati tanto incoraggianti che l'idea è stata già ripresa in altre regioni.
Oltre alle volanti sulla terraferma la nostra 'squadra mare' presidia stabilmente il litorale con gommoni e motovedette da 16 metri - spiega Massimo Marcis, capo ufficio stampa della Questura di Ravenna.
Ma ci siamo resi conto che, a causa della particolare orografia del territorio lasciavamo scoperte da ogni controllo zone umide come la pineta di Ravenna e Il Lido di Dante: quest'ultimo a forte vocazione turistica, mentre la pineta, con le sue lunghe dune di sabbia, era divenuta luogo di ritrovo per naturisti, scambisti e altri Iaidi personaggi come guardoni e masturbatori, oltre a spacciatori di stupefacenti.
L'idea di presidiare con una bici adatta a quelle zone, inavvicinabili in auto o in moto, è venuta agli stessi agenti della Polmare, che poteva contare su alcuni elementi atleticamente validi.
Superate le Immancabili difficoltà burocratiche e trovale le bici adatte, Il servizio è ?partito In via sperimentale a giugno fino a meta settembre gli agenti in bici svolgeranno due turni quotidiani: alla pattuglia del mattino dà il cambio un'altra nel pomeriggio
Le bici sono quattro mountain bike professionali, da gara, robuste e maneggevoli. Le ha fornite un'azienda ravennate, la Freewheeling, che ha anche donato due city bike ai poliziotti di quartiere per svolgere servizio in città.
Le "patere a pedali" hanno i colori e logo della Polizia di Stato mentre gli agenti che le montano, in costante contatto con la questura tramite radio portatili, indossano caschetto e abbigliamento tecnico adeguato. Quali risultati abbiano prodotto, è presto detto.
Il servizio è andato al di là di ogni più rosea aspettativa sottolinea Marcis. In poche settimane abbiamo contato quattro arresti e diverse denunce per spaccio, atti osceni in luogo pubblico e occupazione abusiva di edifici demaniali da parte di immigrati
Adesso, li, certi soggetti non si vedono più insomma, abbiamo preso Il controllo di una zona "franca" all'interno di un territorio molto vasto, secondo solo a quello della Questura di Roma, che va dall'entroterra al mare e dai lidi ferraresi scende fino a Cervia.
Naturale che richiedesse un dispositivo di controllo particolare. Un dispositivo che ha fatto scuola: dopo quelli di Ravenna, sono saliti in sella anche i poliziotti di Trapani e di Pescara, questi ultimi con tanto di defibrillatore per la rianimazione cardio-polmonare.
Foto by YoNoSoyTu