Gli albergatori salvano il Palazzo. Una cordata di imprenditori per gestire la struttura di piazzale Ceccarini
Notizia pubblicata il 27 settembre 2008
Categoria notizia : Turismo
L'IDEA di una beauty farm o di un mega store nel Palazzo del Turismo li ha fatti sempre rabbrividire. Così ora gli albergatori, in particolare l'Aia, Promhotel's e Riccione Congressi, con il supporto di altri imprenditori, si apprestano a formare una cordata per prendere in affitto e, comunque gestire, l'intera struttura che il Comune cede in locazione a 200mila euro all'anno.
L'intento degli stessi albergatori é di mantenerne l'uso attuale del palazzo, facendolo tra l'altro diventare un autentico centro culturale, artistico e di aggregazione per i turisti. Un progetto ambizioso che contempla pure un punto di ristoro e una piccola parte commerciale, legata all'attività da svolgere. Con questo proponimento i giorni scorsi sono state pure contattate delle case editrici. Di tutto questo si é parlato durante un incontro degli albergatori che si é tenuto giovedì sera. Ne da conferma Luca Cevoli, direttore dell'Aia: «E' vero, vogliano contattare il sindaco Daniele Imola per intervenire. Non so se per il 3 ottobre (giorno in cui scadrà il termine della gara informale per l'assegnazione a trattativa privata del palazzo ndr) riusciremo a completare l'offerta.
Servirebbe una proroga, ma noi, come Associazione Albergatori, Promhotel's e Riccione Congressi, abbiamo deciso che vogliamo provare a mettere a disposizione dei turisti e della città questa struttura, trasformandola in un luogo d'incontro». Come l'ex borsa di Bologna. E ancora: «Bisogna creare un meccanismo capace di resistere nel tempo. Non abbiamo ancora chiuso il cerchio. Occorre inserire nella cordata altri soggetti e definire l'impegno economico e progettuale». Come annunciato un paio di giorni fa, sembra che anche il Block60 fosse interessato al PalaTurismo. Vero?
«Con i titolari - conferma Cevoli - abbiamo fatto un discorso interessante. Restano da chiarire rapporti e modalità . Nulla di deciso, serve tempo». Intanto da una decina di giorni si lavora alacremente sul progetto. Come sottolinea il direttore, il Turismo, oltre essere luogo d'incontro e location per importanti esposizioni «potrebbe continuare a ospitare seminari e piccoli convegni (com'é successo in questi giorni con i russi ndr.) senza entrare in competizione con il palazzo dei congressi». Sul capitolo economico conclude: «Siamo alla ricerca di partner che vogliono investire e di attività redditizie, anche commerciali. Siamo a disposizione di chiunque abbia delle idee. E comunque vorremmo sapere cosa ne pensano i riccionesi».
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