'Palacongressi, pronti anche per i grandi eventi' La struttura riaprirà a fine ottobre dopo i lavori
Notizia pubblicata il 08 settembre 2008
Categoria notizia : Cultura
«L'OBIETTIVO é metterlo in funzione a fine ottobre», questo il proposito del responsabile del Palazzo dei congressi Milano Marittima, Matteo Casadei, che sta lavorando per l'apertura ufficiale della struttura congressuale.
Dopo l'affidamento dell'appalto alla società che la gestirà per 10 anni, una Ati, costituita dalla Premier Hotels, uno dei due gruppi alberghieri più grandi di Cervia, e dalla Progetto Eventi, i lavori per il Palacongressi sono proseguiti in silenzio.
«ABBIAMO lavorato sugli allestimenti - afferma Casadei -, ma anche sulla commercializzazione. E' chiaro che il 2009 sarà l'anno nel quale andremo a regime, ma già nei primi mesi dell'apertura contiamo di lavorare con congressi piccoli, medi e grandi». La capienza della struttura, realizzata a Milano Marittima e di proprietà pubblica, é infatti pensata per convention anche grandi, fino ad oltre un migliaio di ospiti e lo stesso Casadei conferma che la struttura avrebbe qualche problema:
«E' vero - sottolinea - che la hall é troppo piccola per eventi di grandi dimensioni. Per questo stiamo lavorando per ovviare al problema che potrebbe esserci per le registrazioni dei partecipanti di crandi eventi. Non si tratta solo degli allestimenti, ma di trovare soluzioni che rendano la struttura funzionale alle esigenze dei potenziali clienti». Per questo la società non sta risparmiando gli investimenti, che Casadei definisce «importanti». D'altra parte Milano Marittima merita una struttura di primo livello. «Abbiamo iniziato subito a lavorare sulla commercializzazione e devo dire che sin da subito abbiamo avuto un buon riscontro. C'é molto interesse. Milano Marittima si conferma una destinazione che attira anche società e aziende che vogliono fare qui i propri meeting».
«SPERO che gli albergatori ci diano una mano nella promozione della struttura, capendo che é una risorsa utile per la concreta destagionalizzazione del nostro turismo, ma anche, che sia possibile trovare un accordo con Rimini e Riccione, che sul fronte congressuale sono partiti prima di noi e che hanno molto da insegnarci». Certo le condizioni sono diverse, Rimini ha per esempio 500 alberghi aperti tutto l'anno contro gli appena 50 di Cervia: «Ma credo che sia sempre più possibile proporre il distretto emiliano romagnolo come proposta integrata, soprattutto all'estero».
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