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«Il Palas nasce zoppo: non ha la vista sul salotto»

Notizia pubblicata il 22 febbraio 2008



Categoria notizia : Cultura


 «L'INAUGURAZIONE del palazzo dei congressi, senza una piazza o comunque un'apertura sul viale Ceccarini sarà  zoppa». Lo sfogo é di alcuni consiglieri di maggioranza che sollecitano così l'amministrazione comunale a trattare con i proprietari della villa Colucci. In caso contrario, «si proceda con gli espropri per quella parte necessaria all'operazione», insiste Adriano Prioli del Gruppo misto.

Intanto anche gli esponenti del centrosinistra chiedono di essere informati sul Palas. «Di recente abbiamo aumentato i nostri finanziamenti _ sbotta Giuseppe Massari, capogruppo dei Comunisti Italiani _ ma a questo punto vogliamo sapere, seppure con riservatezza, quanto manca al termine dei lavori, a che punto é il contenzioso con la ditta e come procedono le trattative per la vendita dei negozi. Su queste cose é giusto che il presidente Giorgio Montanari ci aggiorni. Non vogliamo fare ostracismo, ma dobbiamo salvaguardare l'interesse pubblico. Ecco perchè in commissione Controllo e garanzia abbiamo sollecitato un vertice».

E a proposito, anche Massari, come il consigliere Adriano Prioli, preme perchè si sciolga il nodo dei varchi e della piazza del Palas. « Può costituire un ulteriore incentivo per cedere il commerciale e per avere maggior accessibilità  al palazzo», sostiene. «Bisogna trovare un accordo preventivo con la proprietà  della villa tramite un compenso in denaro _ ribadisce Prioli _. D'altra parte non si possono spendere milioni di euro per un'opera che dovrebbe essere di supporto alla nostra economia, per poi tenerla nascosta chissà  per quanto tempo, in attesa della ristrutturazione di tutta la zona. E comunque in caso di mancato accordo si espropri per motivi di pubblico interesse».
ni.co.
(photo by Smeerch)