'Bravo Rimini, ti voglio così'. Selighini: 'Vantaggiato, in campo con un occhio pesto, ha dato l'esempio'
Notizia pubblicata il 01 settembre 2008
Categoria notizia : Sport
RESISTERE, tenere l'urlo in gola fino al novantesimo, poi esplodere. L'ha vissuta così Elvio Selighini la sua prima gara in serie B sulla panchina del Rimini. Perché quello conquistato a Parma dai biancorossi é un punto che ne vale tre per cuore, impegno e coraggio contro una squadra destinata a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato.
Elvio Selighini tutto questo lo sa sin troppo bene. «Penso di avere giocato anch'io la gara insieme ai ragazzi - quella del tecnico di Novafeltria é quasi una liberazione -. E' stata una partita dai contenuti agonistici molto elevati, l'abbiamo lottata, combattuta e questo non può che rendermi felice. E' questa la prestazione che mi attendevo dai ragazzi». Novanta minuti resi non semplici, oltre che dal valore dell'avversario anche dai numerosi incidenti di percorso.
«IN EFFETTI siamo stati condizionati dalle due sostituzioni che potevano anche essere prevedibili ma che ci auguravamo di non dover fare. Sottil é arrivato pochi giorni fa, ha svolto pochi allenamenti ed era prevedibile. Milone all'inizio della settimana ha avuto un ascesso in un dente e proprio per questo non era al meglio». Poi le scelte tecniche. «Quella di tenere Pagano in panchina é stata una scelta tattica legata a giocare un tipo di gara di maggiore combattività e corsa. Il rigore? Dalla mia posizione faccio fatica a commentarlo. Abbiamo fatto la scelta della marcatura a uomo e certi contatti stretti si rischia di pagarli. Lo abbiamo pagato». Poi le condizioni di Vantaggiato e le emozioni del debutto. «Dovranno dargli dei punti sotto l'occhio - spiega Selighini - ha voluto rientrare in campo e questo dimostra il grande spirito di questa squadra. L'emozione a livello personale c'é debuttare in una categoria così importante su un campo tanto importante non succede tutti i giorni».
GIGI CAGNI evidentemente in panchina ha sofferto. Non é difficile capirlo dalle parole del tecnico davanti ai giornalisti. «Sono molto soddisfatto - attacca con un sorriso che invece ha dell'amaro - . Il risultato in questo momento mi interessa relativamente. Non é determinante, ho guardato tutto il resto e mi é piaciuto. La nostra condizione non é ottimale e invece abbiamo retto bene contro una squadra agile e veloce. Agliardi ha pensato a far fare il risultato alla propria squadra. Pavarini non ha fatto una parata e bisogna anche dire che il Rimini ha trovato il gol della domenica. Mi sono arrabbiato nello spogliatoio perché i ragazzi erano tristi, ma non devono esserlo».
LA GIOIA di Migjen Basha é evidente. «Ogni partita ci provo - racconta - ho guardato la porta e ho tirato. Quel gol mi ha un po' liberato, poi sono stato più sereno e sono riuscito a giocare con maggior scioltezza. E' una rete da dedicare a tutta la squadra, alla società e ai tifosi che mi hanno subito accolto benissimo. Eravamo venuti qui convinti per portare a casa almeno un punto e l'abbiamo fatto».
Le pagelle di DONATELLA FILIPPI
AGLIARDI 8. Spiazzato dal rigore di Lucarelli poi non concede più nulla. In versione gatto nella ripresa ci mette i guanti e tutto il corpo per dire no all'incontenibile Reginaldo, poi due miracoli sul giovane Paloschi e per chiudere ferma anche Mariga. Superman Agliardi.
VITIELLO 6.5. Regge l'urto (benissimo) di un certo Leon che qualche colpo di genio lo fa vedere ma solo quando riesce ad accentrarsi. Puntuale nelle chiusure sbriglia anche le situazioni più complicate e si concede una sola leggerezza quando passa al centro della difesa.
SOTTIL 7. In mezzo a quella difesa sembra che ci sia da sempre. E' il più 'cattivo' e il meno beccato dall'arbitro e un motivo ci sarà . Abbraccia Lucarelli troppo calorosamente ma la passa liscia, poi abbandona quando non c'é più ossigeno.
MILONE 5,5. Probabilmente nel rigore non fa fallo, ma con quella mano dà l'idea a Tagliavento di commetterlo. Si batte con vigore, però sbaglia molto.
REGONESI 5,5. Sulla corsa Reginaldo lo mette in difficoltà , sempre. Il brasiliano viaggia in scooter e lui spesso si trova a rincorrerlo con la bici, almeno nella prima mezz'ora di gara. Poi l'avversario, come era logico aspettarsi, perde lo sprint e allora via tutti in bici.
CARDINALE 6. Selighini lo vuole in un ruolo non suo, lui risponde presente con sacrificio. I compagni fanno un fischio e lui arriva.
Arranca nel finale ma non é una colpa.
BASHA 7. Con il fiato sospeso a seguire la traiettoria di quel pallone calciato da fuori area con coraggio. Poi l'urlo liberatorio, la corsa sotto la curva dei 600 tifosi riminesi, prima di essere sommerso dai compagni.
LUNARDINI 5,5. Non brilla in precisione negli appoggi e la sostanza in mezzo al campo spesso latita.
MANCOSU 5,5. Lo spunto non gli manca, ma nella serata emiliana tutto é complicato. Le sue qualità sono evidenti, ma non ancora valorizzate.
RICCHIUTI 6. Nel primo tempo c'é da stringere i denti e il capitano diventa più un centrocampista aggiunto che un attaccante. Nella ripresa le maglie si allargano e allora c'é anche spazio per qualche giocata.
DOCENTE 6.5. Non può che lottare in mezzo alla difesa parmense e lo fa senza tregua. Poche le occasioni importanti, ma ha il grande merito di riuscire a far salire la squadra anche nei momenti di maggiore pressione degli avversari.
VANTAGGIATO 5,5. Il colpo ricevuto allo zigomo lo manda subito in crisi ricordando quel colpo all'occhio che non ha permesso al bomber di svolgere la preparazione. Prova a dare sostanza all'attacco, ma non sempre ci riesce.
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