'Ko che brucia, ma niente psicosi' Rimini Selighini prova a mitigare l’amarezza: 'Restiamo sereni, non abbiamo mai sofferto'
Notizia pubblicata il 22 marzo 2009
Categoria notizia : Sport
L’AMARO è ancora lì, in gola, sulle labbra, sui volti del clan biancorosso. La sconfitta contro il Mantova ha, ancora una volta, il sapore della beffa.
Un ko arrivato nei minuti finali dopo il pari allo scadere del Livorno, quello firmato ieri da Franchini che ha regalato tre punti a un comatoso Mantova. Selighini, dunque, mastica amaro. E molto.
«QUANDO si prende un gol nei minuti finali — esordisce il trainer biancorosso — la delusione è immensa, però non facciamoci prendere dalla psicosi degli ultimi minuti. Non abbiamo subìto nessun assalto, era una partita che sembrava tutta sui binari dello 0-0; invece è arrivato quel gol al termine di una punizione, in una mischia. Con i cambi i meccanismi sulle palle inattive sono un po’ saltati e così è arrivato quel gol che ci ha punito in modo estremo. E’ una sconfitta che brucia, ma bisogna andare avanti e giocarci tutte le prossime gare, partita per partita, serenamente. E dire che noi eravamo scesi in campo qui per portare via qualcosa in più, invece nel primo tempo non siamo stati bravi a dare il colpo per strappare i tre punti».
HA INVECE il sorriso sulle labbra mister Somma per i tre punti trovati dopo ben sei giornate: «Le squadre si erano affrontate a viso aperto e il risultato più giusto era il pari — riconosce sportivamente il tecnico dei lombardi —, ma in questa circostanza siamo stati noi più fortunati, il Rimini ha pagato oltre modo un episodio».
IL MIGLIORE in campo tra i biancorossi è stato Biagio Pagano nell’inedito ruolo di esterno difensivo di sinistra: «Stamattina il mister mi ha chiesto se me la sentissi di giocare da terzino, se Bravo non ce l’avesse fatta. Io mi sono dichiarato più che mai disponibile, Paolo non ce l’ha fatta e così io ho giocato da esterno difensivo. Devo ringraziare Sottil e Milone che mi hanno aiutato tantissimo; io sono sì un esterno, ma i meccanismi in difesa sono altri. Loro mi hanno aiutato e dato grande fiducia. C’è però il rammarico per il risultato: una sconfitta immeritata. Non voglio far polemica, ce ne sono già state troppe in settimana, però l’arbitro non ha sanzionato un netto su Catacchini un fallo due minuti prima del gol».
ANCHE lo stesso Catacchini ovviamente è nero in volto: «Un’altra partita sfumata negli ultimi minuti e dire che noi là dietro in difesa avevamo tenuto botta. Invece quel maledetto gol ha rovinato tutto. Ora dobbiamo pensare subito al posticipo con l’Ascoli».
Le pagelle
PUGLIESI 6,5. Nei primi venti minuti ha il suo bel da fare quando deve salvare miracolosamente su Cuneaz e buttarsi in qualche mischia, risolvendo la situazione. Meno impegnato nella ripresa, gol a parte...
CATACCHINI 6. C’è poco da difendere nella prima frazione e allora c’è anche spazio per attaccare la fascia, arrivare sul fondo e mettere in mezzo qualche cross interessante per i compagni. E’ più impegnato nella ripresa quando Sedivec dà segni di vita e con l’ingresso in campo di Caridi.
SOTTIL 6. Non è impeccabile in occasione del gol virgiliano, ma sicuramente in quell’occasione le responsabilità sono generalizzate per la solita disattenzione a pochi minuti dalla fine del match.
MILONE 6,5. Il duello tutto fisico con Godeas è appassionante e lui ne esce vincitore, senza mai risparmiarsi. Rimedia un cartellino giallo a gioco fermo, evitabile, che non gli permetterà di essere in campo lunedì 30 contro l’Ascoli.
PAGANO 7. Sacrificio e concentrazione gli permettono di essere quasi perfetto in un ruolo lontano dal suo: deve sostituire Bravo in difesa sulla corsia mancina, davanti a un avversario pericoloso come Marchetti, ma non sbaglia praticamente un colpo.
CARDINALE 6. Sembra essere meno brillante del solito, anche perché i tanti impegni ravvicinati e i chilometri macinati si fanno sentire.
BASHA 6. Non è preciso nell’impostazione, anche se qualche sua ripartenza è da applausi. Dà però un buon contributo in fase difensiva, posizionandosi sempre davanti alla retroguardia con efficacia.
LA CAMERA 6,5. Conferma di essere in un momento più che positivo e conferma anche di sentirsi a proprio agio nei tre di centrocampo. Un po’ arruffone nel primo tempo, ma non si tira indietro quando c’è da servire qualche buon pallone per i compagni.
RICCHIUTI 5. I giocatori del Mantova lo temono e sono frequenti i raddoppi di marcatura sul gaucho. Marcato a vista non riesce a brillare per precisione e continuità.
PAPONI 5. Selighini lo vuole come vice Docente, ma lui non riesce a dare quel contributo che solitamente dà l’attaccante siciliano. Avrebbe bisogno di sentire più vicina la porta avversaria.
MATTEINI 5. Non incide in un momento della partita nel quale servirebbero forze fresche. Il Rimini attende il miglior Matteini che non può essere quello visto sin qui.
CIPRIANI 6. Lotta e le occasioni migliori capitano tutte a lui, soprattutto nella prima frazione di gioco. Non è però preciso nel mirare la porta difesa da Handanovic e sfumano così le poche occasioni che capitano ai biancorossi.
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