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E la favola di Dorothy diventa canto per un'umanità  alla deriva Debutta domenica a Ravenna "Sconcerto per Oz"

Notizia pubblicata il 26 marzo 2008



Categoria notizia : Spettacoli


RAVENNA TEATRO presenta, all'interno della stagione di prosa e del Nobodaddy, lo spettacolo di Fanny & Alexander Dorothy, sconcerto per Oz, che viene allestito per la prima volta in città  da domenica al 2 aprile, dopo il debutto nel febbraio 2007 al Macedonian Opera and Ballet di Skopje

Lo spettacolo – in scena ognuna delle quattro sere alle 21 al Teatro Alighieri - é la prima tappa di un progetto artistico pluriennale che si svilupperà  sotto diverse forme e ulteriori tappe spettacolari, laboratoriali e di studio fino all'anno 2010, che ruotano intorno al Mago di Oz.

IN OCCASIONE dello spettacolo, la compagnia ha indetto un incontro dal titolo Atlante dello sconcerto. Tradizioni musicali e teoria dei simulacri all'origine del ciclone Dorothy che si terrà  il 1° aprile alle 17 nella Sala Muratori della Biblioteca Classense e al quale parteciperanno il musicologo Franco Masotti, il critico musicale, docente e giornalista Giordano Montecchi, il critico d'arte Victor Stoichita e poi Luigi de Angelis, regista di Fanny & Alexander; coordina Chiara Lagani, drammaturga e attrice della stessa compagnia.

LO SPETTACOLO é teatro musicale o scéne lirique per cui, a partire dalla favola di Baum, si ripercorrono le avventure della leggendaria Dorothy nel regno dell'inautentico, del meraviglioso, del fantastico mondo di Oz. Oggi il disastro é sotto gli occhi di tutti. Il ciclone, l'uragano é in agguato e non solo in senso metereologico... Ma possono la musica e il teatro, oggi, procurarci un altro, più intimo e segreto ciclone, capace di trasportarci in una dimensione come quella del meraviglioso mondo di Oz? O farci porre domande rispetto al mondo con la stessa innocenza di una Dorothy? Un universo parallelo così caleidoscopico e iridato, utopico, dove le risposte ai quesiti del mondo non sono in bianco e nero, ma variegate e fluide, ambivalenti e incongrue e la lingua che si utilizza non é mai univoca, non può che essere evocato dal potere sinestetico della musica e del teatro.

LE ATTRICI, le cantanti, le musiciste, rifugiate in teatro per scampare al disastro rianimano questa zattera alla deriva dove ognuno é monade, frammento, coccio di un intero impossibile da ricomporre. Timoniere e finto direttore d'orchestra di questo caos apparente un piccolo uomo ossessionato dal film The Wonderful Wizard of Oz che infila in un gorgo musicale motivi e arie di La sonnambula di Bellini, Lakmé di Delibes, Madama Butterfly di Puccini, del Pygmalion di Rousseau - Coignet, del Prometheus di Alexander Skriabin. Un'orchestra da camera, una pianista, un'oboista, una violinista, tre cantanti, tre attrici e un attore sono gli agenti "atmosferici" di questo Sconcerto. 
 
(foto di http://www.flickr.com/photos/lulacerdarj)