Quasi nessun locale ha osservato lo stop alla vendita dopo le due
Notizia pubblicata il 07 ottobre 2007
Categoria notizia : Turismo
DICIAMOLO subito: se venerdì sera i vigili e i carabinieri avessero voluto fare i controlli sul rispetto del nuovo 'coprifuoco' sugli alcolici, per molti locali del Riminese sarebbero stati guai seri.
 La realtà é che la nuova legge sulla sicurezza (approvata dal Senato martedì scorso, e subito entrata in vigore) che impone a tutti quei locali notturni "che svolgono spettacoli o attività di intrattenimento" di interrompere la vendita di alcolici dopo le 2, a Rimini l'hanno applicata poco o nulla.
Forse per colpa dell'effetto sorpresa del provvedimento, che ha spiazzato un po' tutti (gestori e categorie).
O forse, più probabilmente, perchè manca ancora molta chiarezza sui locali che devono osservare la legge: se le sole discoteche e i nightclub, o anche tutti i pub e i bar con musica dal vivo e spettacoli.
NEL DUBBIO, a Rimini e dintorni hanno fatto prima...
Nessuna limitazione, nessun 'coprifuoco' al bancone anche dopo le 2, dove birra, cocktail e superalcolici hanno continuato a scorrere a fiumi, come in ogni weekend. Alle 2 e qualche minuto, nei locali della Vecchia pescheria, il problema casomai era quello contrario: riuscire a trovare un posto libero per ordinare, vista la ressa nelle varie cantinette e osterie.
Ma se i locali della Vecchia pescheria, anche con la nuova legge, potrebbero farla 'franca' (molto dipenderà dall'interpretazione data al provvedimento), decisamente più a rischio sono le discoteche, che in teoria già dall'altra avrebbero dovuto far osservare il divieto della vendita di alcolici.
Abbiamo provato a fare un giro nelle due discoteche aperte venerdì sera a Rimini, e in entrambe abbiamo provato a ordinare una birra. Il risultato? La birra ce l'hanno servita senza batter ciglio... Ma nel caso in cui qualcuno al bancone avesse fatto storie, per avere un alcolico ci sarebbe bastato uscire per un attimo dal locale, fare dieci metri e andare dall'ambulante (con regolare licenza) che da poco prima delle 2 'stazionava' dall'altra parte della strada.
ANCHE nei pub, che sulla carta potrebbero avere qualche problema con la nuova legge (se saranno considerati locali d'intrattenimento anche quelli che propongono i concerti dal vivo o un deejay) venerdì sera il 'coprifuoco' non é affatto scattato.
Dal Barge al Rose & Crown, fino a tutti gli altri pub, anche dopo le 2 la vendita degli alcolici non si é interrotta. "D'altra parte non poteva essere altrimenti - spiega Richard Di Angelo, proprietario del Rose & Crown - : noi siamo a tutti gli effetti attività di somministrazione di bevande e alimenti...".
Ma al di là dei cavilli burocratici, Di Angelo ribadisce, "anche a nome dei colleghi, tutte le nostre perplessità su un provvedimento ingiustificato, e che non aiuta a risolvere il problema della sicurezza stradale.
Pensiamo piuttosto a come garantire la presenza di molti più taxi negli orari notturni e a prezzi agevolati, o ad assicurare ai nostri giovani il servizio di navetta del Blue line anche nei mesi invernali". Va giù invece durissimo Willy Sintucci, lo storico titolare dell'Io street club: "E' una legge senza senso, che addossa a noi imprenditori della notte tutte le colpe di chi esagera col bere: pazzesco! Ed é pazzesco che i nostri politici non abbiano fatto nulla per tutelarci...".