Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Protagonisti all'Oscar Avatar e The Hurt Locker proiettati anche a Rimini

Notizia pubblicata il 03 febbraio 2010



Categoria notizia : Spettacoli


Nove a nove tra “ Avatar ” dell’ipermilionario e profetico James Cameron e “The Hurt Locker”, duro apologo sul demone della guerra di Kathryn Bigelow.

Annunciate ieri all’Academy’s Samuel Goldwnn Theater di Beverly Hills, le Nominations all’Oscar sanciscono un pareggio tra i due film che sembrano avere l’impatto più forte per contendersi la statuetta per il miglior film e per la regia. Sei nomine per la durezza “real” di “Precious”, cinque per la poetica casa-palloncino in animazione 3D di “Up”. Ai margini, ancorchè tecnicamente significativi, gli italiani che si fanno vedere solo con Alessandro Camon sceneggiatore di “Messenger”, con Mauro Fiore cinematographer (direttore della fotografia) di “Avatar” e con Aldo Signoretti e Vittorio Sodano, i due truccatori de “Il Divo”/Andreotti di Sorrentino.

NON STUPISCE e non sconvolge il panorama già offerto dai Golden Globe l’elenco dei candidati all’Oscar. Ecumenico al punto da allargare a dieci titoli la chance per “The Best Movie”: oltre a “Avatar”, “Hurt Locker” e i “Basterds”, la doppia redenzione del nero giocatore di football di “The Blind Side” di John Lee Hancock e della martoriata “Precious” di L ee Daniels nell’inferno familiare di Harlem, i gamberoni alieni di “District Nine” di Neill Boomkamp – a pensarci bene, il film più sorprendente e diverso – la scoperta dell’amore nei primi Sessanta di “An Education” che Lone Sherfig ha tratto da Nick Horby, i diversamente perplessi “A Serious Man” dei Cohen e “Up in the Air” di Mason Reitman e (non succedeva da parecchio) l’animation con “Up”.

I cinque per la regia confermano e allineano Cameron, Bigelo, Tarantino, Daniels e Reitman.

Niente da fare per il Mandela “Invictus” di Clint fast- food, peraltro maltrattato in patria. Solo la nomination per Morgan Freeman, chiamato a confrontarsi con il trionfatore dei Golden Jeff Bridges, redivivo singer alcolizzato di “Crazy heart”, George Clooney/”Up in the Air”, il sensibile Colin North di “A Single Man” di Tom ord e il coraggio della paura di Jerem Renner”The Hurt Locker”.

Le signore mettono di fronte le due vincitrici dei Golden Sandra Bullock”Blind Side” e Meryl Streep”Julia & Julia”, insieme con Helen Mirren signora Tolsto in “The Last Station”, la teen Carey Mulligan di “An Education” e la diversità di “Precious” Gabourey Sidibe. Per gli attori non protagonisti il pronostico sembra arridere al dissociato colonnello Landa di Christopher Waltz/”Basterds”, ma la concorrenza è solida: Christopher Plummer Tolsto (“The Last Station”), il “Messenger” mortifero Woody Harrelson, Matt Damon capitano degli Springbos in “Invictus” e il serial Killer Stanley Tucci (The Lovely Bones”).

Sul versante femminile, vanno a battersi Penelope Cruz moglie del regista in crisi di “Nine”, i due angioletti – Vera Farmiga e Anna Kendric - che svolazzano attorno a Clooney in “Up in the Air”, Maggie Gyllenhaal che riscatta Jeff Bridges in “Crazy heart” e Mo’nique/”Precious. Appuntamento al 7 marzo per sapere chi vincerà.