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La storia dell’orologio di piazza Tre Martiri

Notizia pubblicata il 21 febbraio 2011



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Passeggiando per le vie di Rimini, quando avete raggiunto piazza Tre Martiri, dedicate alcuni minuti del vostro tempo per contemplare l’orologio della Torre. Se osservate bene, ci sono due quadranti, uno scandisce il tempo con una magnifico sole di bronzo e l’altro mostra i mesi e l’aspetto della luna che al centro del quadrante diventa ogni giorno più ampia. Tra queste due fasce di marmo però, è presente una in terracotta dove sono scolpiti i dodici segni dello zodiaco.

I segni zodiacali sono stati utilizzati per decorare la chisa eretta dai francescani, perché l’astronomia era una scienza molto importante fino all’età dei greci. Il transito delle costellazioni nel cielo veniva analizzato per interpretare i flussi negativi e positivi che le stelle avevano sull’uomo e la natura. Questi segni raffinati e modellati con estrema cura, presentano un’iconografia originale. Impossibile non notare lo scalpitante ariete, la particolare coda di pesce, la tranquillità del leone, l’inarcarsi della schiena del centauro, i gemelli che giocano allegamente e il gambero che con la sua coda spiraliforme rappresenta il segno del cancro.

Non si sa chi ha realizzato questo splendido quadrante astronomico che si trova su quello che oggi chiamiamo il Tempio Malatestiano. Secondo alcuni storici, che hanno preso in considerazione lo stile rinascimentale dei rilievi in terracotta, l’orologio è vecchio quasi mezzo millennio. La diffusione degli orologi astronomici da torre infatti è iniziata a fine Quattrocento fino ai primi anni del Seicento in Europa, ed era uno strumento molto importante per i cittadini di quel tempo, dato che gli orologi da polso o nei taschini erano molto rari.