'Il mio viaggio tra emozioni e note'. La Vanoni oggi all’Europauditorium
Notizia pubblicata il 20 marzo 2009
Categoria notizia : Cultura
“LA TUA VOCE che scalda i cuori non scalda te stessa”, è il verso che Alda Merini ha dedicato a Ornella Vanoni, cogliendo il segreto smarrimento, il cuore gonfio di musica e lacrime della signora della canzone italiana.
E davvero sembra una bimba spersa, la Vanoni, a dispetto del tempo che passa, sempre a rincorrere emozioni e note, stanca di quel tempo che passa troppo in fretta. Oggi è di nuovo in viaggio Ornella, è l’anno che sancisce il mezzo secolo di carriera e lei lo celebra in tourneè, dopo l’uscita dell’album di duetti, Più di me, che è uno straordinario successo. Felice di suonare, contenta di essere sul palco dove sarà accompagnata da Michele Ascolese (chitarrista), Roberto Testa (batterista), Edu Hebling (contrabbassista e bassista), Paolo Jannacci (fisarmonicista e pianista) e Salvo Correri (sequenze e chitarre), davvero sfinita, sussurra quasi: «Devo cantare i miei classici, quelli la gente vuol sentire, per quello vengono ai miei concerti. Però, che stanchezza, che sfinimento girare l’Italia». Sono una vicina all’altra le date di questo tour teatrale, stasera alle 21 si va in scena al teatro EuropAuditorium (biglietti ancora disponibili e acquistabili dalle 15 alla biglietteria di Piazza Costituzione 4 al prezzo di 46 euro in prima platea, 40,25 euro in seconda, 34,50 euro in prima balconata e 28,75 euro nelle ultime due file del settore), domani c’è già Firenze e poi Vicenza, Torino, Milano, Napoli, per tutto aprile. Pigra e solitaria come un gatto e davvero i suoi occhi oggi assomigliano a quelli di un gatto, la Vanoni si concede a fatica al suo pubblico ma poi si dona per intero e il risultato è per tutti indimenticabile.
Come vive questo momento di grande successo, con i giovani che l’hanno scoperto grazie all’album di duetti?
«Sono davvero felice e se cantare con altri è servito a farmi conoscere anche alla gente di oggi meglio, io ci ho messo davvero il cuore in questo progetto».
Nell’album, accoppiate improbabili, quella con Jovanotti, con Giusy Ferreri, con Carmen Consoli fino ad Eros Ramazzotti. E’ stato difficile trovare un punto di incontro tra voci tanto diverse e storie tanto lontane?
«La verità è che qualcuno ha cantato davvero con tutti i sentimenti, altri no. Ma non dirò mai chi è che non ci ha messo passione, lo scoprano gli ascoltatori. Io mi son trovata bene con tutti e sul palco racconto anche questo. Tanto le canzoni sono comunque le mie, la storia è quella mia di sempre. Avrei voluto cantare anche con altri ma non c’è stato il tempo, non c’è mai tempo abbastanza per fare tutto quello che vuoi».
Recentemente tra l’uscita dell’album e questa tournée c’è stata la serata su RaiUno tutta su Ornella e un rapido passaggio al festival di Sanremo ad appoggiare una giovane in gara, un gran lavoro per la Vanoni che in un’intervista ha confessato di voler tanto fare come Mina, cantare senza stare da nessuna parte. «E’ vero, questa vita mi affatica sul serio ma poi quando canto, con la gente che mi abbraccia, dimentico tutto e tutto torna vivo e vero».
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