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Due Ore al giorno su Internet dal luogo di lavoro

Notizia pubblicata il 06 ottobre 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Trentasette ore, quarantasei minuti, trentacinque secondi. Non è il record mondiale di ultraciclismo o di permanenza in alta quota, ma il tempo che i "lavoratori" italiani passano ogni mese - diciamoci la verità.senza fare troppa fatica - su internet. Come dire una settimana su quattro, o quasi due ore al giorno. Il tutto direttamente dal pc dell'ufticio, dopo aver timbrato il cartellino all'entrata

Impiegati che tra una fattura e l'altra guardano chi è l'ultimo amico "taggato" su Facebook. Lavoratori autonomi sempre in contatto grazie a Messanger. Manager in cerca di nomi nuovi da aggiungere alla rubrica su Linkedin. Del resto «relationships matter», le relazioni contano.
Per allargare il business, per trovare un nuovo lavoro, o semplicemente per migliorare l'umore e la qualità della vita. Ma chi se lo ricorda più com'era l'ufficio nei "lontani" anni Novanta, quando la «Rete delle reti» ancora non era così diffusa nel mondo?

Oggi sono più di sei milioni e mezzo gli italiani che si collegano a internet dalla propria postazione. Ogni persona visita in media 110 siti e 2.673 pagine al mese. A snocciolare i numeri è la società di ricerca Nielsen che rispetto all'anno scorso ha registrato una crescita del 42% del tempo speso online da ciascun lavoratore: dalle 26 ore e 42 minuti del 2008 alle oltre 37 attuali al mese. Un boom che si spiega in larga parte con l'ascesa di Facebook e degli altri social network. Il primo conta ormai oltre undici milioni di iscritti in Italia: di questi quattro milioni si collegano anche dall'ufficio. E lo fanno praticamente tutti i giorni: quasi venti minuti quotidiani dedicati ad aggiornare il profilo, scambiare messaggi, inserire nuove foto.
Nella top ten dei siti più apprezzati dai luoghi di lavoro, capitanata da Google, compaiono anche Virgilio, Msn, Yahool, Libero, Wikipedia, Youtube, Seat Pagine Gialle e Microsoft. A collegarsi dalla scrivania sono per lo più gli uomini (il 61,7% del totale) e chi ha un'età tra i 35 e i 49 anni, il 46,4% dei navigatori complessivi. I diplomati sono il 56,80%, i laureati il 28,3.
Ma non tutti hanno la stessa possibilità di entrare nel web: scontata la bassa percentuale di operai, artigiani e rappresentanti (tutti intorno all'1%);a prevalere sono invece i colletti bianchi. Un navigatore su tre è impiegato, mentre il 31% è lavoratore autonomo. E ci si collega di più dalle piccolissime imprese, quelle con meno di quattro addetti, dove si trova il 31 % degli internauti: che la rete sia per loro un appiglio per non sentirsi troppo isolati?