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Gli archi di Ferrara al Teatro Verdi di Cesena: Da Mozart a Dvorak, è il tempo delle serenate
Notizia pubblicata il 29 novembre 2009
Categoria notizia : Cultura
CESENA. L'Orchestra Città di Ferrara in una compagine per soli archi è la prestigiosa formazione a esibirsi alle ore 15.30 nello scenario del Teatro Verdi per il secondo appuntamento della rassegna "Domenica in musica" organizzata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena. Una storia impo rtante car atteri zza questo n ucleo orchestrale nato nel 1992 con il sostegno di Claudio Abbado.
Al suo repertorio appartiene con una ricerca maturata nell'arco del tempo l'ampio panorama del Novecento musicale non solo dei grandi classici ma soprattutto dei contemporanei, da Berio a Sciarrino. La sua esplorazione vanta la collaborazione di illustri direttori e solisti di fama internazionale e una vasta esperienza nell'opera e nel balletto che lascia inoltre spazio al repertorio più significativo del repertorio Barocco sino al Romanticismo mitteleuropeo.
Particolarmente accattivante il programma che viene presentato rivolto al filone della "Nachtmusik e della Serenata" con due autentici gioielli d'ascolto, la Serenata in sol maggiore per archi K 525 di Mozart e la Serenata in mi maggiore per archi op.22 di Dvorak. Un genere particolarmente rappresentativo che nasce come una piacevole musica di intrattenimento, ma che occupa uno spazio sempre più impegnato tra la musica da camera e la sinfonia.
In particolare la Piccola serenata notturna la cosiddetta "Eine Kleine Nachtmusik" è tra le opere più celebri dello stesso Mozart assunta quasi a simbolo della sua musica per la stupefacente serenità, spontanea naturalezza, tono gaio e sorridente che si coniugano ad un ideale artistico di una bellezza difficilmente raggiungibile. Tra l'altro si rivela poi interessante seguire l'evoluzione e la grande fortuna della forma musicale amata dai futuri compositoriromantici nella splendida versione del musicista cecoslovacco che unisce al meglio, in un'atmosfera di leggerezza ed eleganza espressiva di tanta musica slava l'e red ità della tradizione musicale viennese. Poco più di una ventina gli archi in scena e l'ingresso come consuetudine è libero, aperto a tutti. di Cledes Moscatelli