Le opere di Morandi in mostra a bologna

«SI FA QUASI FATICA — considera Maria Cristina Bandera — a seguire la progressione del percorso artistico di Morandi che sembra fluire apparentemente senza scossoni lungo una traiettoria di continuità. Il pittore persevera, infatti, nel trattare gli stessi temi apparentemente anodini e nell’inserire nelle composizioni delle sue nature morte gli stessi oggetti».

Tuttavia nel decennio dei Trenta, particolarmente laborioso e conclusosi con la grande sala monografica alla terza Quadriennale romana del 1939 nonché con la prima monografia che lo riguarda curata da Cesare Beccaria, il maestro appare impegnato in una costante, diversificata ricerca. Come si può vedere anche da questa composizione particolarmente ravvicinata. Gli oggetti s’ingrandiscono, assumono formati di significativa altezza e trovano una collocazione assiepata e talora sovrapposta.
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