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La crisi ritocca le tariffe Tutta colpa dell’Istat

Notizia pubblicata il 10 marzo 2009



Categoria notizia : Turismo


A DIFFERENZA di Rimini dove gli alberghi per l’estate 2009 manterranno prezzi inchiodati, a Riccione per gli alberghi e gli stabilimenti balneari si profila un aumento che ricalca l’incremento Istat.

L’indicazione di massima data dalle categorie economiche è comunque quella di «non superare il 2,5 per cento». Ritocchi per consentire l’ equilibrio tra entrate e uscite.

Poi ognuno farà i conti con le proprie tasche. Lo dice a chiare lettere Bruno Bianchini, presidente dell’Aia, convinto che «Riccione non possa essere confrontata con Rimini, città più poliedrica, perché dal punto di vista morfologico è una realtà strutturata diversamente».

Il timoniere degli albergatori, a proposito dei prezzi degli hotel commenta: «Ognuno si regolerà in base alla propria attività. Certo che chi ristruttura e riqualifica non può rimanere entro l’aumento Istat! Bisogna comunque valutare una serie di situazioni. In assemblea ho invitato i soci a trovare un equilibrio tra economicità e remuneratività. Se si diminuiscono troppo i prezzi, non si fanno interventi di riqualificazione che quest’anno vanno a rilento, sia per la crisi, sia perché tanti albergatori avevano usufruito dei progetti in deroga».

Poi aggiunge: «In effetti la propensione a investire c’è ancora, ma tra quanto prevedevano gli interventi in deroga a quello che permette il Rue (Regolamento urbanistico edilizio) c’è differenza!».

Niente sconti e aumenti Istat «sarebbe necessario andare oltre, ma il mercato non lo recepirebbe», conclude Bianchini. Per le settimane di fiacca si profilano però delle offerte last minute.
«Dobbiamo ancora discutere, ma anche noi al massimo prevediamo un aumento Istat: un due per cento _ fa eco Enzo Manzi, presidente della Cooperativa bagnini _. Diamo delle indicazioni, poi ognuno è libero di agire come vuole. Noi, purtroppo, abbiamo a che fare con i canoni demaniali, che non sappiamo come andranno a finire, poi ci sono gli aumenti delle tasse e delle tariffe. Non si possono fare grandi sconti, anche perché i nostri prezzi sono già bassi».

Quello che già dicono diversi albergatori che si lamentano delle spese, da affrontare per adeguarsi alle varie leggi sulla sicurezza. Intanto gli operatori si preparano per la Pasqua, quando non solo decine di hotel, ma anche tutti gli stabilimenti balneari, saranno pronti ad accogliere i turisti anche in spiaggia per il primo sole della nuova stagione.

foto by http://flickr.com/photos/roberto_ferrari/