"Jackie O", la lirica sposa il pop
Notizia pubblicata il 07 marzo 2008
Categoria notizia : Spettacoli
JACQUELINE KENNEDY come Orfeo, l'elegante first lady americana spinta, come il mito greco, a scendere fino agli inferi, metafora del disastroso matrimonio con Onassis, per scoprire che la felicità passata é irripetibile.
L'originale rilettura della nota vicenda é in Jackie O, opera dell'americano Michael Daugherty su libretto di Wayne Koestenbaum debutterà al Teatro Rossini di Lugo il 3 aprile alle 20.30 (replica il 5), inaugurando l'edizione 2008 del Lugo Opera Festival. L'opera, rappresentata per la prima volta in Italia, é una coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, la regia é affidata a Damiano Michieletto, sul podio Christopher Franklin dirigerà l'Orchestra del Comunale e l'Ensemble del Rossini. Jackie O sarà poi sul palco del Teatro Comunale di Bologna il 2 e 4 luglio prossimi, nell'ambito della rassegna 'L'altro Comunale'.
«E' una collaborazione importante che continuerà , se le disponibilità economiche lo consentiranno - ha affermato il sovrintendente del Comunale, Marco Tutino -. E' uno scambio fra teatri vissuti in maniera diversa e il festival di Lugo é significativo per un certo tipo di musica. Jackie O é un 'opera scritta undici anni fa e mai eseguita in Italia: mi chiedo perchè il nostro Paese sia sempre un po' laterale rispetto ad avvenimenti che accadono nel resto del mondo. L'opera é un esempio di musica americana che si libera dai diktat e mescola in un linguaggio moderno jazz e rock. E' anche ricca di spunti poetici e di una comunicazione accattivante, vi sono personaggi glamour che appartengono all'immaginario collettivo impersonati da un cast di riguardo».
E INFATTI nell'originale rilettura della nota vicenda della Kennedy, compaiono il re della Pop Art Andy Warhol, le dive Liz Taylor e Grace Kelly e la divina Maria Callas, icone del Ventesimo secolo, animate da una composizione musicale che mescola il barocco alla musica del primo '900, a influenze rock ed echi da musical, il tutto dà vita ad uno spettacolo contemporaneo, cifra che caratterizza l'intero Festival: «La contemporaneità e la contaminazione: su questi due elementi abbiamo costruito il
Lugo Opera Festival in questi anni - ha spiegato l'assessore alla cultura di Lugo, Giovanni Barberini -, ciò ci consente di spaziare da Bach a Daugherty, e in questa direzione intendiamo continuare con proposte d'avanguardia».
(foto by http://www.flickr.com/photos/iguanajo)