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Scoprire la lirica sul grande schermo

Notizia pubblicata il 18 gennaio 2010



Categoria notizia : Cultura


FERRARA. L'associazione musicale Wanderer Club varerà, a partire da domani alle ore 16 in prima proiezione e in replica alle 20.30, la rassegna "Opera al Cinema" in programma da gennaio fino a maggio alla sala Santo Spirito di via Resistenza. Una proiezione al mese (sempre di martedì) di allestimenti storici affidati ad artisti fra i più significativi di ciò che si intende per "creazione interpretativa".

Assunto di base della programmazione è il riconoscimento del fatto che l'interpretazione operistica, come ogni forma d'arte, è un linguaggio che evolve nel tempo, si modifica, si contraddice, si ispira al proprio presente e si reinventa con esso, questo perché anche l'interprete è a modo suo un "creatore".
Ne è esempio la prima delle sei proiezioni che proporrà un l'allestimento fondamentale dell'Otello di Giuseppe Verdi, considerato storico non solo perché inaugurò la Scala di Milano nel 1976,; e non solo per il "mito" dei cantanti coinvolti (Placido Domingo, Mirella Freni, Piero Cappuccilli nel fulgore della loro carriera), ma soprattutto perché quell'Otello fu uno dei miracoli "interpretativi" del grande direttore Carlos Kleiber, tanto sorprendente da scatenare le contestazioni di una parte del pubblico scaligero.
In occasione della conferenza introduttiva di mercoledì scorso - ogni proiezione sarà preceduta da una serata al Circolo dei Negozianti dedicata alle tematiche principali dell'opera - Matteo Marazzi ha osservato che: "L'Otello di Verdi e di Boito non è affatto una partitura filo-wagneriana, non è il dramma musicale all'italiana come per lungo tempo la critica ha cercato di presentarla, magari per il semplice fatto che l'orchestra manifesta una maggiore complessità di scrittura, al contrario è un'opera che guarda al passato più con fierezza che con rimpianto, che allude e rimanda alle memorie del vecchio Grand-Opéra di primo Ottocento. Kleiber, col suo suono inquieto e crepuscolare, col suo nutrirsi di grandi tramonti (Tristano, Cavaliere della Rosa, il Pipistrello di Strauss), svelò a Milano un Otello diverso, dal respiro decadente e notturno e che trova un'ideale corrispondenza nel sentore un po' saturo, antico e naif delle scenografie di Franco Zeffirelli".
Dopo Otello la rassegna del Wanderer proporrà tre spettacoli di oggi: la Figlia del reggimento di Donizetti (allestimento di Vienna 2007), l'Hercules di Händel (Parigi 2004) e il Don Giovanni di Mozart (Salisburgo 2008) che metteranno a confronto tre grandissimi registi d'opera attuali: Laurent Pelly, Luc Bondy e Claus Guth e alcuni dei maggiori interpreti del canto contemporaneo: Natalie Dessay, Juan Diego Florez, Joyce di Donato, Erwin Schrott e Christopher Maltman. Si proseguirà con due antiche produzioni televisive degli anni'50 (Suor Angelica e Tabarro di Giacomo Puccini, con Sena Jurinac ed Elisabeth Söderström) e si concluderà - ancora sotto il segno di Shakespeare - con un classico dell'interpretazione operistica attuale: il Sogno di una notte di mezz'estate di Benjamin Britten nella regia di Robert Carsen.
Le sei conferenze introduttive (sempre alle 20.30 ai Negozianti di via Giovecca il mercoledì nella settimana precedente il cinema) sono gratuite e aperte a tutti, mentre le proiezioni sono riservate ai soci del Wanderer Club. Sarà possibile versare la quota annuale per l'iscrizione al Club anche direttamente a Santo Spirito martedì pomeriggio o sera. Per ulteriori informazioni sull' attività dell'associazione: www.wanderer.it, via Romei 30, tel. 0532/201980. (p.cer)