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Forli Saffi, ecco i gioielli mai visti in città  â€˜Once' e ‘Postal' finalmente in sala

Notizia pubblicata il 06 ottobre 2008



Categoria notizia : Spettacoli


AUTUNNO ruggente quello del Saffi. Da domani fino al 15 dicembre la multisala d'essai in viale dell'Appennino propone una rassegna (programma completo www.cinemasaffi.com) di film della passata stagione mai poiettati nelle (sue) sale.

Ne segnaliamo alcuni. Domani in programma una bella polemica dal sapore sessantottino. Alle 20, 45, con replica alle 22,30, in cartellone La rabbia di Pasolini, di Giuseppe Bertolucci. Il lungometraggio racconta di quel 1963 in cui Pasolini venne ‘costretto' ad un'opera a quattro mani con Giovannino Guareschi. Nel '63 La rabbia fu un grande flop. Bertolucci, non Bernardo, ma suo fratello, ne riporta alla luce una sua ricostruzione senza il papà  di Peppone e Don Camillo per, a suo dire, risarcire Pasolini.

LUNEDàŒ 13 ottobre é la volta, alle 20,30 e alle 22,30, di una bella pellicola turca, Le tre scimmie, di Nuir Bilge Ceylan. Incomunicabilità  in un mondo post moderno, come le tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano. Ceylan parla di quel mondo raccontato con più successo (e più soldi) da Faith Akin, tedesco di seconda generazione, che con La sposa turca si é aggiudicato l'Orso d'oro a Berlino e con Crossing the bridge ha fatto innamorare tutti gli europei di Istanbul. Lunedì 20 ottobre alle 20,30 e alle 22,30 verrà  invece proiettato Eldorado Road, che a dispetto del titolo del classico road movie ha solo paesaggi a tutto campo. Il mix dissacratorio e malinconico fanno di questo film una pellicola sui generis.

E SAREBBE UN DELITTO perdere Once di John Carney. Si tratta di un film irlandese del 2006, che a prima vista può sembrare la biografia di Damien Rice (cantautore irlandese di culto, il suo O, prodotto da un'etichetta indipendente, é stato introvabile per mesi). In realtà  la colonna sonora é interamente cantata da Glen Hansard e Markèta Irglovà¡, bravissimi, che di Damien Rice e della bella Lucy Hanningan hanno solo il mood dei testi e delle ballate, urlate, appassionate, avvolgenti.

Once é un piccolo gioiello: l'incontro tra un busker e una venditrice di rose della Repubblica ceca nella cornice di Dublino raccontano la nascita di un amore e di un disco, uno dei due destinato a non sopravvivere. Questo piccolo grande film si é aggiudicato il premio per il miglior dramma al blasonato Sundance film festival, e Falling Slowly, ‘aria' della colonna sonora, ha vinto l'Oscar come miglior canzone.

Il 3 novembre alle 20,30 e alle 22,30.
Chiudiamo i consigli per gli acquisti con Postal, del tedesco Uwe Boll. Grazie alla fama di ‘peggior regista del mondo', qualifica che solo il grande Ed Wood prima di lui riuscì ad accaparrarsi, Boll é diventato un fenomeno di costume, da affiancare a Eli Roth e ai suoi Hostel, o alla sub cultura di Rodriguez e Tarantino. Going Postal nello slang Usa descrive il classico giorno di ordinaria follia, quel momento di buio che ci rende capaci di tutto. E nella pellicola di Boll succede di tutto, compreso un abbraccio tra Bush e Bin Laden. Esilarante.

foto by http://www.flickr.com/photos/aeter