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L’omaggio a Zamboni, salvatore di ebrei perseguitati

Notizia pubblicata il 29 giugno 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


LA COMUNITÀ di S. Sofia e l’ambasciatore Guelfo Zamboni: un legame indissolubile. Nel corso di una partecipata cerimonia, al suono della Banda Roveroni, ieri è stato scoperto un monumento in onore dello Schindler romagnolo e tutta l’area del Vallino sarà a lui dedicata.

Il comune di S. Sofia porta così a termine nella maniera migliore un lungo percorso iniziato nel 2000 per ricordare Zamboni anche con il coinvolgimento delle associazioni combattentistiche e le sollecitazioni di Ottavio Arnasei che avevano suggerito la collocazione del monumento proprio in questa area. Il monumento è opera dell’artista santasofiese Giovanna Bellini, un grande cerchio in acciaio anodizzato al cui interno è rappresentato l’albero dei Giusti e all’esterno due colombe della pace tra i popoli che poggiano su un basamento di arenaria.
DOPO l’intervento del sindaco Flavio Foietta che ha tratteggiato la figura umana e l’eroismo di Zamboni ha preso la parola il rabbino capo di Ferrara Caro che ha letto un salmo in ebraico ed ha aggiunto che «Zamboni e tanti altri eroi sconosciuti danno il meglio di sé in silenzio nei momenti che contano». Poi è intervenuto Antonio Zazzeri, pronipote di Zamboni, che ne ha così tratteggiato la figura: «Era un uomo schivo, non parlava mai di quello che aveva fatto. Pensava in termini di stato, nazioni, popoli e non di governi. Ha sempre mantenuto congiunte le radici forti con il suo paese e la Romagna con una grande visione di insieme». Il viceprefetto Margiotta ha infine tratteggiato le vicende di Zamboni, funzionario della Farnesina, che durante la seconda guerra mondiale dal consolato di Salonicco si prodigò per salvare i perseguitati ebrei dalla deportazione.
NELLA SECONDA parte della cerimonia il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta (con ascendenze santasofiesi, per tutti il figlio della Levia e già ministro nei governi Amato e Ciampi) nell’occasione della consegna della borsa di studio ‘Baratta - Cenni - Biserni’ per un soggiorno all’estero allo studente della 4ªD del liceo scientifico di Forlì Francesco Ravaioli, ha invitato la comunità di S. Sofia «a puntare sempre di più sull’arte e la creatività, gli antidoti migliori per superare anche gli ostacoli più difficili».

foto by http://www.flickr.com/photos/minorast/