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Alle Olimpiadi grazie a Ravenna Sono otto e mezzo i romagnoli in gara a Pechino con la Sefi 'chioccia'

Notizia pubblicata il 07 agosto 2008



Categoria notizia : Sport


OTTO atleti (e mezzo) in sette discipline sportive: la Romagna si presenta ai Giochi di Pechino, che s'aprono domani, con un sacco di speranze e soprattutto tanta voglia di far bene. E' rappresentata - fatto veramente curioso - la sola provincia di Ravenna, ma la non qualificazione di basket maschile e femminile, baseball e softball e qualche 'defaillances' di atleti considerati pressoché sicuri hanno determinato una pattuglia inedita nella storia sportiva di casa nostra.

E FANNO SETTE! La 'veterana' - e curiosamente quella che appare con maggiori probabilità  di salire sul podio - é Josefa Idem (1964), la campionessa italotedesca di Ravenna, che nella canoa-velocità  (specialità  K1-500) gareggia sotto i Cinque Cerchi da Los Angeles 1984. E il suo palmares brilla di un oro (Sydney 2000), un argento (Atene 04) e due bronzi (Barcellona 92 più Los Angeles 84, quella volta con i colori della Germania Federale nel K2-500). Dagli addetti ai lavori viene considerata immediatamente alle spalle delle due favorite, l'ungherese Kovacs e la tedesca Wagner. Dovrà  guardarsi anche dalla svedese Paldanius e dall'immancabile cinese. Ma le due 'grandi' non potranno distrarsi un attimo, perché - quanto a testa e determinazione - Sefi non ha rivali.
LA LEONESSA di Reda. Ha appena 21 anni, Serena Ortolani, ed avrà  l'ingrato compito di terminale offensivo della nazionale femminile di pallavolo, specie ora che i forfait di Del Core (definitivo) e Aguero (si spera temporaneo) hanno chiaramente mutato chimica e potenziale del sestetto di Barbolini. La ragazza faentina che gioca per il Bergamo ha vinto Europei e Coppa Mondo 2007; solitamente refrattaria alle emozioni, ma l'Olimpiade é l'Olimpiade, specie in un girone eliminatorio di ferro...
RIVINCITA. Quattro anni fa si piazzò oltre il trentacinquesimo posto dopo una serie ininterrotta di colpi di bassi della dea bendata. Stavolta Yader Zoli (1975), biker faentino, é animato di propositi bellicosi; oggettivamente, non é nella 'crema' mondiale della mountain-bike ma in una gara di un giorno le sorprese sono sempre dietro l'angolo.
SORPRESA. A 40 anni si é visto catapultato ad Hong Kong, sede delle competizioni equestri, dopo anni e anni di silenzioso, impegnativo e proficuo lavoro. Il faentino Pierluigi Sangiorgi gareggerà  nel 'dressage', la specialità  più tecnica e pià ù difficile da capire per i profani. Una sorta di manuale d'addestramento con tutte le andature possibili di un cavallo. L'obiettivo? Entrare nei primi 25 binomi.
NON POTEVA mancare un rappresentante della lotta grecoromana, faentina per giunta. E così il riolese Daigoro Timoncini (19 85) salirà  sulla materassina dei kg.96 con la sfrontatezza della 'matricola' che non ha nulla da perdere. Chissà ?
E' ESPLOSA nell'ultimo biennio ed ora é la n.42 del ranking mondiale la tennista Sara Errani (1987) di Massa Lombarda. E' chiaramente l'azzurra più in forma (ha vinto due tornei ufficiali Wta a Palermo e Portorose); giocherà  soltanto il singolare femminile e parecchie delle sue speranze sono affidate al tabellone. Comunque non ha paura di nessuna rivale.
BABY FACE. E' il primo canottiere ravennate e romagnolo a disputare i Giochi: Marcello Miani (1984), di S.Pietro in Vincoli, sarà  impegnato, col più esperto e medagliato varesino Elia Luini, nel doppio-pesi leggeri. A dispetto della sua 'faccia d'angelo', é un capovoga agonisticamente 'cattivo e tecnicamente dotato. Dovrebbe entrare nella finale a sei, poi - alle spalle della Danimarca, che non sbaglia da anni un appuntamento - potrebbe succedere di tutto e la coppia azzurra salire anche sul podio; Grecia, Gran Bretagna, Polonia, Giappone permettendo.
SOTTO RETE. Volley maschile con Vigor Bovolenta (1974, sangue polesano, ma dal 1991 residente a Ravenna, ora con moglie - ex azzurra di volley - e due pargoletti). Centrale titolare, é alla sua seconda Olimpiade (argento ad Atlanta 96) ed é stato rispolverato dalla naftalina dal ct Anastasi, che lo considera insostituibile, anche fuori campo. Infine risiede, con la famiglia, a Marina di Ravenna dal 2001, ma gioca da alcune stagioni a Piacenza, l'italo-bulgaro Hristo Zlatanov (1976). Attaccante temibile e temuto, potrebbe diventare l'arma in più dell'Italvolley.

http://www.flickr.com/photos/pera