Palas Riccione, 11 milioni per la gestione

RICCIONE. Gli albergatori hanno presentato la loro proposta per la gestione del congressuale del Palas: gli operatori sono disposti a investire 11 milioni di euro in 20 anni. Il progetto è arrivato ieri sulla scrivania del sindaco massimo Pironi e dei vertici della Palariccione spa.

Nero su bianco è stata configurata la linea d'intervento gestionale e patrimoniale che nel dettaglio prevede: «Il versamento di 250mila euro all'anno per l'affitto delle sale e uffici per 20 anni spiega lvan Neri, presidente di Riccione Congressi a cui si aggiungono 300mila euro all'anno in quota capitale da pagare ogni anno (a fronte del mutuo acceso dalla Palacongressi spa da 6.5milioni, ndr). Al termine dei 20 anni la società di gestione diventerà comproprietaria della struttura congressuale, della quale il Comune manterrà comunque sempre la maggioranza».
«Il piano è stato ufficializzato insieme alle categorie, gli albergatori sono il soggetto promotore del progetto a cui hanno aderito anche Promohotels, Associazione Albergatori, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Consorzio d'area, Cooperativa bagnini, consorzio Viale Ceccarini, consorzio Lungomare della Libertà e Associazione bar e ristoranti di spiaggia, accettando il nostro invito alla costituzione di una società che si possa occupare del congressuale, di cui Riccione Congressi deterrà minimo il 51 per cento».
Nella proposta gli albergatori tendono una mano a Rimini: «Non crediamo alla gestione unica con Rimini, ma a due ben coordinate e integrate tra loro. Chiediamo a Convention Bureau di entrare a far parte della società, sia per quanto riguarda il capitale che a li vello di consiglio di amministrazione, così come il presidente della Palariccione spa potrebbe ricoprire la presidenza della società stessa».
Tutta la proposta è supportata da garanzie, «ricorreremo alla banche, soprattutto per fornire una fideiussione. Sotto il nostro punto di vista ci sembra un ottimo progetto: coinvolge l'intera città, va incontro alle esigenze del Comune e della PaIariccione, e di integrazione con il sistema riminese».