Un capolavoro non é un parcheggio. Il Lungomare del futuro: fra pochi anni l'auto potrebbe essere 'sgradita'
Notizia pubblicata il 12 aprile 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
ALCUNI amici mi hanno chiesto di sottoscrivere un appello destinato al consiglio comunale di Rimini a proposito del lungomare. L'intento é del tutto ragionevole, perché riguarda uno degli ambiti strategici più "sensibili " della nostra città , e gli interventi vanno valutati senza pregiudizi e paura del nuovo, ma anche senza mascheramenti.
A RIMINI in molti sentiamo l'urgenza di aprire una nuova stagione di scelte per il futuro. Dopo anni di discussioni inconcludenti, troppo spesso mosse da proposte amministrative sbagliate, é forte la sensazione che il cassetto dei progetti sia ormai vuoto.
Una volta che saranno rimesse su binari finalmente affidabili le grandi incompiute
(cioé il metrò di costa e la grande viabilità ), le scelte faticosamente assunte a metà degli anni '90 avranno concluso il ciclo di quel cambiamento del volto strutturale di Rimini che allora immaginammo.
PER OLTRE dieci anni si é potuto lavorare su un disegno di Rimini che fortunatamente era divenuto, in quei mesi, scelta amministrativa consolidata. In molti casi delibere, piani approvati, finanziamenti accantonati, secondo un programma consapevole, unitario e trasparente. E' ora di una nuova stagione, é vero, ma a Rimini in molti sentiamo anche l'urgenza di capire quale idea di modernità essa debba interpretare. Il lungomare é un buon banco di prova.
Ho passato i giorni a cavallo del natale '92, quando ero assessore all'urbanistica della giunta Chicchi, a cercare di presentare, ad un bando ministeriale per la riqualificazione urbana, un progetto di parcheggi sotterranei e arredo urbano a marina centro. Partimmo in ritardo ed alla fine purtroppo non se ne fece nulla.
IL PROGETTO non era particolarmente originale, ricalcava idee e abbozzi che a Rimini erano già circolati. Ambaz e le sue dune, le proposte del compianto Arpesella…. Insomma un'idea che all'inizio degli anni '90 era già abbondantemente "matura".
QUELL'IDEA, nelle sue diverse declinazioni, ci sembrava comunque un bel segno di modernità , tant'é che se ne troverà poi traccia in tutte le previsioni degli anni successivi ed ancora nel 2002 la regione manifesterà favore e disponibilità di risorse per realizzare un primo stralcio della "nuova cartolina" di Rimini. Un treno purtroppo ormai passato.
Ma é ancora moderna quell'idea dopo 15 anni?
QUALCHE MESE fa é comparsa la notizia dell'approvazione a Londra dell'ultimo progetto di Renzo Piano. La "scheggia di vetro" é un a torre alta 300 metri, che ospiterà più di 6000 persone. Piano ha ricevuto una sola prescrizione tassativa: non devono essere realizzati parcheggi.
Il comune di Londra non vuole che il nuovo edificio richiami traffico privato e, visto che la zona é ben servita dai mezzi pubblici, il progetto prevede di realizzare soltanto 50 posti per disabili. C'é in questa scelta un'idea precisa di quale sarà il futuro del vivere umano nei punti alti dello sviluppo, dove la qualità urbana é obiettivo costante delle trasformazioni territoriali.
QUALCHE giorno fa Milano si é aggiudicata l'expo 2015. Decisivo per il successo é stato avere Al Gore quale testimonial. Si é convinto a schierarsi per Milano grazie alla scelta coraggiosa del sindaco Moratti che rende sempre più oneroso l'accesso delle auto nella città .Insomma se alziamo un po' lo sguardo, quello che 15/20 anni fa sembrava particolarmente moderno, tra 5 potrebbe essere invece un esempio di passato da rottamare.Siamo davvero certi che gli ospiti provenienti da Londra e Milano e dalle altre città che sceglieranno di limitare l'uso dell'auto, verranno volentieri nella città delle vacanze che le porta invece in riva al mare?
SE QUESTA domanda ha un senso r agioniamo allora prioritariamente su come rimettere la mobilità della nostra città in linea con i laboratori della nuova qualità urbana. Ragioniamo anche su come riorganizzare il territorio della parte più prestigiosa della nostra marina, scegliamo, se ne siamo convinti, segni urbani forti. Per favore però, non facciamolo mascherando queste scelte da male necessario per pagare una costosa opera pubblica che rischia di essere solo una fuga dal futuro.
(foto di http://www.flickr.com/photos/iguanajo)