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Bologna Calcio. I Menarini tra la conferma di Papadopulo e un nuovo dirigente che fa ripensare a Moggi

Notizia pubblicata il 22 settembre 2009



Categoria notizia : Sport


Fra un “Papa” che invoca vita eterna e un patron che dice di stare benissimo col diavolo, si rischia un conflitto di proporzioni bibliche. Fortuna che si tratta solo di metafore, altrimenti prima o poi si arriverebbe agli esorcismi. Per ora, la società si limita a qualche rimpasto, solo in apparenza marginale. Da ieri c'è infatti un nuovo team manager, che sostituisce Massimo Tarantino, destinato a collaborare con Salvatori: è Francesco Saverio Maglione, 55 anni, dirigente considerato vicino all'orbita di Luciano Moggi, con cui Renzo Menarini ha ribadito di intrattenere rapporti: «Continuo a vederlo come e quando mi pare - ha tagliato corto il patron all'inaugurazione della mostra sul centenario presso Villa delle Rose - e se lui è il diavolo, io ci sto benissimo»

La scelta dunque non sembra casuale e fa pensare al consolidarsi di Moggi come figura assai vicina alla società, sebbene Francesca Menarini abbia negato con forza la presenza "di strutture esterne e parallele" Maglione aveva rivestito ruoli nella Nocerina, nel Taranto, ad Ancona e Benevento. Ad Avellino, poi, aveva contribuito alla promozione in B nel 2006-07. Team manager, ma anche uomo abituato a costruire squadre, seppur in categorie inferiori. Chissà come accoglierà questo innesto il già nervoso Papadopulo, chiamato domani a una sfida decisiva col Livorno.
«La vita eterna non gliela posso garantire, ora abbiamo bisogno di punti. L'organico che gli abbiamo consegnato è di tutto rispetto, ora è importante vincere», è stata la puntura del presidente, che però ha smentito la possibilità di un esonero: «Il mister gode della nostra fiducia. Siamo solo alla quarta giornata. Due partite sono state accettabilissime, una brutta col Chievo e l'ultima appena appena sufficiente».
Tra Renzo e Francesca, comunque, il più netto è sicuramente il primo, che si è schierato apertamente in difesa di Papadopulo: «Ingiusto condannare l'allenatore. Non mi è neanche passata per la testa l'idea di esonerarlo. Non ha senso pensarci». Il futuro dei Menarini invece qual è? Dopo il taglio del nastro, fra rarissimi cimeli storici e una coinvolgente area multimediale, arriva l'occasione giusta per parlare dello stadio nuovo: «Ci apprestiamo a riaprire le trattative con le istituzioni - spiega Francesca - Bentivoglio potrebbe essere una soluzione, ma non l'unica. Ce ne sono altre, più vicine. Cureremo anche la riformulazione del Dall'Ara, un patrimonio della città che non lasceremo abbandonato a sé stesso».
I tempi? «Non sono ancora stati stabiliti, il progetto è in fase di predisposizione». Su Sabatini, invece, una chiosa tranciante: «Trattative chiuse con lui? Io non le avevo neanche aperte». A Casteldebole, intanto, oggi
pomeriggio tornerà a farsi vedere Papadopulo, atteso ai microfoni dopo lo sfogo di domenica a Milano. È la vigilia di una sfida delicatissima, che il Bologna dovrà affrontare senza Guana. Diavoli o santi, il mister sa benissimo che in 90 minuti si gioca panchina e un pezzo di vita eterna