Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

San Marino gioca d'azzardo, Secondo il sito dei giochi già  fatto l'accordo con Casinos Austria

Notizia pubblicata il 23 ottobre 2007



Categoria notizia : Turismo


 SARA' IL QUINTO casinò nella penisola, il primo a San Marino, stando alla notizia apparsa ieri su Jamma, il portale italiano dei giochi (www.jamma.it) secondo il quale Casinos Austria sarebbe pronto a giocare la carta San Marino, un business che fa conto su oltre 5milioni di giocatori delle aree corcostanti al territorio del Titano.

 La conferma, a quanto si legge sul portale, arriva direttamente dalla società  austriaca, "nonostante le smentite di questi giorni da parte del governo della repubblica del Titano".

In breve, il monopolista del gaming non esita a confermare che é sua intenzione puntare su un bacino di utenza di almeno 5 milioni e mezzo di italiani on la febbre del gioco.

Stando alle affermazioni attribuite al presidente Karls Stoss, "Casinos Austria ha centrato il colpo; il governo di San Marino ha infatti progettato la fondazione di un nuovo gestore per i giochi, la Società  Giochi del Titano, di cui Casinos Austria deterrà  il 20%. Il resto resta sotto il controllo dello Stato, della locale Camera di Commercio e del Comitato per i giochi olimpici".

CONFERMANO di essere stati scelti come partner, accreditando così la notizia - spiega Jamma - che gli austriaci "hanno già  ricevuto l'autorizzazione per gestire la sala giochi di Rovereta, così come per la costruzione di un nuovo tempio del gioco nel centro storico di San Marino.

A Rovereta - continua - é possibile giocare al Bingo e verrà  implementato con poker, roulette elettronica e videolotterie. I patiti dell'azzardo dovranno pazientare ancora un poco.

Per il nuovo casinò nel cuore di San Marino bisognerà  aspettare l'inaugurazione all'inizio del prossimo anno, precisa Jamma.

Che, a quanto si legge sul sito, conosce bene gli ingranaggi della macchina organizzativa: "La Casinos Austria si occuperà  del management - si legge sul portale - l'edificio é già  stato identificato, ma sui numeri non si sa ancora molto. Stando a una dichiarazione attribuita a Herbert Vytiska, italian manager di Casinos Austria, il nuovo accordo é stato possibile grazie a contatti con il nuovo governo.

Il casinò dovrebbe essere inserito in un progetto di incremento del turismo. "Il governo - precisa il portale italiano del gaming - ha grande interesse nel promuovere il turismo attraverso un casinò e noi disponiamo del know how giusto per aiutarlo in questo".

Fanno gola evidentemente quei 5 milioni e mezzo di italiani potenziali utenti della casa da gioco; quindi non solo i turisti che ogni giorno visitano San Marino, ma "soprattutto gli abitanti dell'Emilia Romagna e quelli del nord Italia".

IL CASO CASINO' riportato a galla nel portale italiano dei giochi - é caduto a fagiolo ieri pomeriggio nell'aula parlamentare sammarinese dove l'assemblea ha iniziato una ‘maratona' di 5 giorni.

L'ha tirato fuori Romeo Morri, rappresentante dei Popolari che sulla casa da gioco fissa a punti chiave: la riacquisizione del diritto nel confronti dell'Italia, come approvato in Consiglio nell'ultima seduta della passata legislatura: il coinvolgimento dei sammarinesi per via referendaria su una casa da gioco tutta in mano allo Stato; il casinò inserito in un progetto più vasto di rilancio del comparto turistico-commerciale.

Morri e compagni infine puntano il dito contro il sottile distinguo tra gioco d'azzardo e gioco della sorte: un ambiguo gioco di parole che sul Titano é già  stato oggetto di scontro tra opposte fazioni.

"Qui non si giocano bomboloni, ma denaro sonante", sbotta il consigliere dei Popolari pronto ad ingaggiare l'ennesima battaglia sulla casa da gioco sammarimese.

Oggi stesso dovrebbe depositare una interpellanza al governo su quanto riportato da Jamma; praticamente se gli austriaci sono ‘in marcia' per il Titano.foto by bowena