Tatuaggi e piercing: nuove regole a Riccione
Notizia pubblicata il 06 dicembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
BASTA con i tatuaggi e i piercing fai da te e soprattutto con gli «interventi» eseguiti con anestetici e nelle parti delicate. Necessario per i minori il consenso di mamma e papà o chi comunque ne esercita la patria potestà .
Si fa eccezione per il foro nei lobi delle orecchie. Un nuovo regolamento che tiene conto delle nuove norme regionali, a Riccione dirà stop all'attuale selva, disciplinando le attività di acconciatura ed estetica. Le disposizioni entreranno in vigore a giorni, dopo l'approvazione prevista nel prossimo consiglio comunale. Sarà vietato eseguire tatuaggi o piercing in parti anatomiche nelle quali sono possibili conseguenze invalidanti permanenti o in parti cui la cicatrizzazione é particolarmente difficoltosa, per esempio un tatuaggio esteso su tutto il corpo, piercing sull'apparato genitale sulle palpebre e su capezzolo, richiesti finora da diversi giovanissimi. Per effettuare l'intervento occorre inoltre avere il consenso del cliente e fornire un' adeguata informazione sulle modalità e rischi connessi a tatuaggi e piercing.
Grande attenzione anche ai locali dove si svolgono le attività .Dovranno avere un'adeguata aeroilluminazione naturale e altezza non inferiore a 2,70 metri. D'obbligo il servizio igienico con antibagno del wc e un adeguato ripostiglio. Nei locali in cui si svolge l'attività ed in quelli accessori i pavimenti e le pareti, almeno fino a 2 metri di altezza dovranno essere rivestiti con materiali impermeabili e lavabili, per consentirne pulizia e disinfezione.
Per il resto il regolamento impone una miriade di norme igienico sanitarie che interessano non solo i locali, ma anche gli attrezzi in uso, il vestiario, le sterilizzazioni, le modalità d'intervento e le sostanze da utilizzare. Chi vigilerà su tutto questo? Il controllo spetta al Comune e all'Ausl, attraverso gli organi di Polizia amministrativa locale e i Dipartimenti di Sanità Pubblica che dovranno far fronte anche al fenomeno dell'abusivismo che dilaga soprattutto d'estate, quando sotto gli ombrelloni si moltiplicano gli ambulanti.
In caso di inosservanza alle norme scatteranno multe e procedimenti amministrativi. Immediata la cessazione dell'attività nel caso in cui venga esercitata abusivamente.
Per chi contravviene al regolamento sono previste sanzioni fino a 5.000 euro.
(photo by skalas2)