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Guerra di forchette tra hotel e ristoranti. Pomo della discordia 20 nuove licenze

Notizia pubblicata il 06 febbraio 2008



Categoria notizia : Turismo


LA GUERRA delle forchette é servita a Cattolica. L'amministrazione comunale ora conferma che quasi venti hotel si sono messi in fila a palazzo Mancini per ottenere la licenza di ristorazione (per la quale necessità  un ingresso a parte per la sala ed il rispetto delle norme igienico-sanitarie, così pure dei parametri di sicurezza).

Ma contemporaneamente i ristoratori di Cattolica, soprattutto quelli annuali, si riorganizzano. Infatti stanno mettendo a punto un piano di turni e si vogliono riunire in associazione «ad hoc».
«Già  una decina di alberghi ha accolto la nostra proposta _ conferma Marcello Mazza, assessore alle attività  economiche _ ma credo che gli operatori pronti a trasformare la propria sala siano ufficiosamente almeno il doppio ad essere interessati a questa idea. Chi nei mesi invernali é aperto, ha sala, cucina e dipendenti potrebbe lavorare anche come ristorante per i turisti di passaggio.
Potrebbe essere un business anche per le piccole pensioni - continua l'assessore -. In questo modo la città  potrebbe vivere di maggior vivacità  e turismo invernale.
Siamo contenti di questa partecipazione da parte degli albergatori ma naturalmente prima di concedere le nuove licenze gli operatori interessati dovranno dimostrare di avere tutte le carte in regola».

L'AMMINISTRAZIONE sta cercando di scuotere il torpore invernale degli operatori e pare che ci stia riuscendo.
Dopo mesi di polemiche nei quali sindaco e Giunta lamentavano l'assenza di ristoranti e pizzerie aperte in centro durante la settimana ora proprio i ristoratori si vogliono sedere ad un tavolo per respingere l'avanzata degli hotel-ristoranti. «Creeremo un'associazione tra noi ristoratori _ spiega Franco Gabellini, presidente Adac e storico ristoratore cattolichino _ per disegnare un piano di turni come ci chiede l'amministrazione.
Dobbiamo fare in modo che nessun giorno rimanga privo di ristoranti aperti in città  anche in inverno.

POI LA NUOVA associazione proporrà  pure manifestazioni e mercatini in grado di attirare clienti e visitatori. Non possiamo accettare passivamente il moltiplicarsi di licenze di ristorazione.
Credo che l'amministrazione sia eccessivamente ottimista, non é poi così facile trasformare una sala e cucina di albergo in un ristorante? E i permessi? I regolamenti?». La guerra delle forchette é solo all'inizio ma in tempi di magra la concorrenza si fa sempre più decisa.