Bellaria, ecco la nuova darsena. 'Più piccola non si puo'
Notizia pubblicata il 24 settembre 2008
Categoria notizia : Turismo
ECCO la nuova darsena. Presentazione ufficiale ieri in municipio della variante del porto turistico di Bellaria Igea Marina.
Oltre a sindaco Gianni Scenna, assessori Loris Galeffi e Antonio Bernardi, una dozzina di consilieri di maggioranza e opposizione (assenti quelli di Civica e nuova Civica, «bacchettati» immancabilmente dal sindaco), c'erano l'imprenditore Italino Mulazzani, titolare di Portur, il suo socio Lungarini e vari suoi collaboratori, tra i quali il project manager Antonio Di Monte e i tecnici Rubinetti e Gandolfi. Tra le novità illustrate, la nuova imboccatura del porto turistico, il muro paraonde di 4 metri, la nuova previsione di servizi a terra, quasi 3000 metri quadrati.
Mulazzani ha sostenuto che «la darsena ha bisogno di una buona dotazione di servizi a terra. «Sono necessari per una darsena ben fatta, non li chiediamo per ragioni economiche». E ribadito che «più piccola di così non si può fare» (é sotto i 300 posti barca). Tra i servizi (inizialmente ne erano previsti solo 1.050 mq, poi cresciuti nel tempo) ci sono ristoranti, attività commeciali, lavanderia, bagni e docce, uffici della società di gestione portuale ecc. Forse uno spazio per gli ex concessionari sfrattati, a meno che si realizzi l'ipotesi di ricollocarli nella nuova spiaggia che dovrebbe «nascere» grazie al deposito dei materiali di scavo della darsena. Mulazzani ha anche detto che «si sono persi quattro anni, e la spesa prevista inizialmente é aumentata del 20 per cento». Ma soprattutto ha detto che Portur «ha presentato il piano particolareggiato per la Umi 3: a noi serve anche quello, é la fonte per fare marciare la darsena».
A buon intenditore... La Umi 3 é il cosiddetto motore immobiliare. Ridotto però rispetto alla previsione iniziale legata all'Accordo di programma, poi naufragato per mancanza di voti da parte della maggioranza, e per l'ostruzionismo dell'opposizione.
Ora le possibilità edificatorie restano solo quelle legate ai terreni già acquisiti dalla stessa Portur. Ma da parte degli uffici tecnici comunali a riguardo sarebbero stati sollevati dubbi, in quanto gli strumenti urbanistici dell'area portuale prevedono che per presentare un piano particolareggiato sia interessato almeno il 70 per cento delle superfici complessive. Da chiarire se quelle in dotazione a Portur arrivino a questa percentuale. Comunque sia, il sindaco ha ribadito che intende portare «entro ottobre» la variante in consiglio comunale.
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