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Novità sulla tassa di soggiorno, pochi a favore

Notizia pubblicata il 25 gennaio 2011



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Ieri, Il Sole 24 Ore ha reso pubblica la notizia sulla tassa di soggiorno: possono applicarla non sono solo i comuni capoluogo, ma anche tutti i comuni turistici. Nel nostro caso quindi, non solo Rimini ma anche Bellaria, Riccione, Cattolica, Misano ecc.

Nonostante la nuova proposta, sono pochissimi i parevoli favorevoli. Dice la sua il sindaco Massimo Pironi che si definisce contrario alla tassa di soggiorno, dato che la competizione internazionale turistica è sempre più alta. Il sindaco parla anche dell’attivazione di una partecipazione agli introiti Iva, per riuscire a bloccare l’evasione o elusione fiscale. Pironi ha aggiunto: Qui invece si continua a improvvisare e modificare provvedimenti all’insegna del più totale dilettantismo. Sulla pelle degli operatori e di un comparto economico e produttivo di primaria importanza per l’intero Paese. Ma il governo non mette in campo né strategie né obiettivi. Improvvisa solo provvedimenti per fare cassa, con questi balletti che prima prevedono la tassa di soggiorno per i soli capoluoghi, ora anche a tutti i comuni, e domani chissà cos’altro. Non ci siamo”.

Tra chi non butta via l’idea, c’è l’attuale assessore al Bilancio Antonella Beltrami (il mandato scade a primavera) che non può resistere ad un possibile tesoretto di 16 milioni l’anno (a 2 euro a testa) o 8 euro l’anno. Per quanto riguarda Giorgio Renzi, ha spiegato di essere favorevole ma solo “come extrema ratio”. Tutti gli altri sono contrari. Nel gruppo il Pdl, nel Pd, il segretario Emma Petitti e la parlamentare Elisa Marchioni.

Cerca soluzioni il sindaco di Bellaria, Enzo Ceccarelli, che ha spiegato di essere contrario alla tassa di soggiorno (anche se con un euro a pernottamento si potrebbero raccogliere ben 2milioni di euro l’anno) e di preferire una tassa di scopo che verrebbe utilizzata per eventi speciali. Sempre da Bellaria, tuona la dichirazione del presidente regionale Federalberghi e dell’Aia di Bellaria, Sandro Giorgetti, che si è definito nettamente contrario e anche lui sottolinea l’importanza di abbassare l’Iva turistica che blocca il nostro turismo. Fa eco Patrizia Rinaldis, presidente Aia Rimini che ha affermato: “Tassa inapplicabile, appesantisce costi e concorrenza. Già non siamo competitivi con l’Europa per l’Iva più alta. Ci mancherebbe”.

Infine, il parere di Bruno Bianchini, presidente dell’Associazione albergatori della Perla Verde. Per Bianchini è un controsenso usare i buoni vacanza se ora si tasseranno i turisti e poi ha aggiunto con ironia pungente: “Neppure Checco Zalone avrebbe fatto di meglio. Che ne dice il ministro Brambilla, che solo dodici mesi fa battezzava la tassa come ‘pietra tombale del turismo’?”.