Cesena.Quanti capitomboli durante la gara.Una ragazza ha battuto la testa e diversi ciclisti si sono rotti femore e spalle
Notizia pubblicata il 25 maggio 2009
Categoria notizia : Eventi
LE TEMPERATURE superiori ai 30 gradi e l’afa, hanno incrementato sensibilmente il numero di malori e delle cadute in collina, fra i partecipanti all’edizione 2009 della Nove Colli, disputata ieri.
In parecchi casi è stato necessario il trasporto al pronto soccorso negli ospedali di Cesena, Cesenatico, Santarcangelo, in seguito a fratture. I casi più gravi riguardano una ragazza caduta a Savignano, che ha battuto violentemente la testa accusando un trauma cranico e diversi ciclisti che hanno riportato la frattura del femore ed altri casi in cui sono state diagnosticate fratture alle clavicole.
E’ lunghissima e insolitamente affollata la lista dei traumi più lievi in varie parti del corpo degli sventurati finiti a terra nelle discese. Per fortuna però nessuno dei ciclisti ricoverati versa in gravi condizioni. Moltissimi i casi di cadute in cui i corridori hanno riportato abrasioni alle gambe e in varie parti del corpo, curate direttamente sul posto dal servizio sanitario al seguito della corsa. Tra casi di cadute e appassionati che si sono disidratati per la fatica e il gran caldo si registrano 130-140 casi di proonto intervento sanitario.
Il dottor Antonio Sozzi ha coordinato il lavoro di una cinquantina fra volontari della Cri, medici e infermieri del 118, che si sono rilevati determinanti per assistere e curare i feriti. In molti casi sono intervenuti anche i volontari di Radio Soccorso Cesenatico. Rispetto agli anni passati ci sono state molte più cadute al Passo delle Siepi, dove nella maggior parte dei casi sono state sufficienti medicazioni sul posto, mentre in altre è stato necessario il trasporto in ospedale.
Ci sono stati inoltre, come dicevamo, anche parecchi malori con scompensi cardiocircolatori e respiratori, lungo il percorso e all’arrivo, dove il 118 ha allestito un pronto soccorso volante. In molti hanno tagliato il traguardo disidratati ed i sanitari hanno somministrato loro liquidi anche attraverso le flebo.
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