Le Notti Malatestiane tra il Rinascimento e il secolo barocco
Notizia pubblicata il 07 giugno 2009
Categoria notizia : Musica
SARÀ un’edizione, necessariamente, ridotta. Perché «i tempi sono quelli che sono», e anche sulla Carim e la Fondazione questa crisi si è fatta sentire. Ma la Fondazione Carim, come ha ricordato ieri Massimo Pasquinelli , ha voluto mantenere comunque il suo sostegno a Notti Malatestiane, la rassegna musicale che da dieci anni fa riscoprire ai riminesi grandi compositori e brani dei secoli passati
«E pazienza se alcuni riminesi sono sempre invidiosi delle iniziative che fanno gli altri», ha aggiunto Pasquinelli, mettendo così a tacere le polemiche sui fondi destinati dalla Fondazione alle varie iniziative culturali riminesi. Solo due quest’anno i concerti in programma. «Non ci potevamo permettere di più, almeno per quest’edizione», spiega Emilio Sala, direttore dell’evento e tra i fondatori dell’associazione che promuove il festival.
Il primo appuntamento mercoledì 17 giugno (alle 21) nel nuovo teatro La Corte di Coriano, di recente restaurato, «con l’omaggio ai madrigali riminesi, nell’epoca del tardo rinascimento». Il secondo concerto si terrà invece il 10 luglio alla chiesa di San Fortunato. «Sarà una serata dedicata alla musica barocca — anticipa Sala — in particolare all’opera di Stefano Filippini, monaco agostiniano e compositore finissimo e prolifico.
Un’epoca che si avvicina alla storia ambientata da Piero Meldini nel suo romanzo L’antidoto della melanconia, che dà il titolo a questa edizione». Presentato ieri anche il nuovo quaderno delle Notti Malatestiane, che dedica grande spazio a Vincenzo da Rimini. «E’ stata una figura centrale del ’300 riminese, purtroppo poco conosciuta dal punto di vista musicale».
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