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Negozi chiusi nella Notte light. Unico neo di una festa che ha richiamato migliaia di persone

Notizia pubblicata il 01 dicembre 2008



Categoria notizia : Musica


TANTA GENTE in piazza, locali aperti e pieni fino a tardi per la ‘Notte light’ di Faenza. Sembra che gli organizzatori, sabato sera, abbiano fatto un patto con il cielo per avere la clemenza meteorologica. Così il piccolo palco allestito in piazza del Popolo, sul quale sono saliti tanti artisti, a cominciare da Povia e Francesco Baccini, ha calamitato tantissima gente, mentre per potersi sedere a un tavolo di un locale di ristorazione si è dovuto aspettare anche un’ora.

Molta gente poi ha continuato da sola la festa, senza il supporto della musica ‘istituzionale’, organizzandosi in piccoli gruppi e suonando bonghi sino alle 5 di mattina. Tutto bene dunque per questa che è stata la terza edizione della ‘Notte light’, associata al Mei, Meeting delle etichette indipendenti (nelle foto, tre momenti delle manifestazioni)chiuso alla grande ieri sera dal concerto di Nicola Piovani al teatro Masini. Unico neo, in una serata con tanta gente in piazza, i negozi ben sigillati oltre l’orario canonico di chiusura: anche grazie all’iniziativa delle associazioni di categoria, la città è rimasta animata con luminarie, albero acceso, trenino e cavallo briciola sino alle 20, poi tutto chiuso.

Un’occasione che qualche commerciante avrebbe potuto cogliere per dare un segnale a chi si aggirava nei corsi, per dire che la ‘Notte light’ non è solo musica, ma anche un modo per mostrare una città viva, un centro storico vitale. Ma tant’è e così la folla — giovani, ma anche famiglie con bambini al seguito — si è dovuta accontentare di musica, caldarroste, un bicchiere di vino e qualcosa da mangiare in una delle tante osterie e bar del centro. Anche lo spettacolo al teatro Masini, con musicisti del calibro di Francesco Tricarico e Daniele Silvestri, ha avuto il pienone delle grandi occasioni.

«Il pubblico del Mei e quello della Notte light — ha sottolineato Giordano Sangiorgi, patron della manifestazione — è arrivato da molte regioni d’Italia, malgrado il brutto tempo che ha costretto vari espositori a lunghe code in autostrada. Un solo dato: sabato pomeriggio avevamo il triplo dei visitatori dello scorso anno. Questo vuol dire che il Mei si consolida non solo come evento unico nel suo genere in Italia, come promotore di cultura, ma anche e soprattutto come motore economico della città; locali di ristorazione e alberghi sono stati pieni come non era mai accaduto per altre manifestazioni. Una sola cosa vorrei dire: questo successo deve essere la molla per rimettersi al lavoro oggi stesso e avviare un tavolo di confronto con l’amministrazione: andare avanti così è davvero dura e non si può più continuare a organizzare un evento così grosso senza un forte supporto da parte di tutti, pubblico in primis.

foto by http://www.flickr.com/photos/ziowoody