Bologna. E il prossimo anno la notte diventerà ancora più bianca Il successo di sabato porterà nel 2010 sorprese e, forse, orari più lunghi
Notizia pubblicata il 26 gennaio 2009
Categoria notizia : Cultura
IL PROSSIMO anno Art White Night, la Notte Bianca che sabato ha aperto con successo gallerie, palazzi e spazi d’arte, potrebbe durare di più. Lo dice la direttrice artistica Silvia Evangelisti affermando che «è una questione di costi, ma ci si può pensare».
E aggiungendo che «il prossimo anno ci saranno sicuramente delle sorprese e delle novità, perché il progetto è destinato a crescere». Per la seconda edizione di questa kermesse (di cui “il Resto del Carlino è media partner), nonostante il cattivo tempo, c’è molta soddisfazione. Peccato che la pioggia abbia impedito i fuochi in piazza Maggiore. Le visite nelle gallerie, conferma Patrizia Raimondi, rappresentante dei galleristi Ascom, sono andate avanti anche oltre la mezzanotte.
«La pioggia — dice lei — ha portato bene spingendo il pubblico a compiere velocemente i tragitti tra un punto e l’altro e a fermarsi più a lungo alle mostre». Grande successo anche per Bologna si rivela (la manifestazione voluta dalla Fondazione Carisbo) che ha fatto affluire anche ieri moltissima gente nei bellissimi spazi di San Giorgio in Poggiale, San Colombano, Casa Saraceni e alla Chiesa di Santa Cristina dove si avvistavano lunghe code. Lì è stato notato anche Daniele Luttazzi.
«Fossimo in un’altra fiera — commenta Silvia Evangelisti —potrei parlare di ‘strepitoso successo’. Invece dico, ed è quello di cui sono felice, che siamo riusciti a dare una percezione di ottimismo in un momento di crisi da cui, lavorando, si può uscire. La Notte Bianca è diventata una nostra piccola tradizione, un’aspettativa per i bolognesi che volentieri escono di casa, perché si sa che sono dei tiratardi. E se non escono e preferiscono stare a guardare la televisione dobbiamo scoprire il perché».
BILANCIO positivo anche per Mauro Felicori, direttore del settore cultura del Comune, che vorrebbe un “effetto Arte Fiera” (la manifestazione chiude oggi) per ogni fiera che la città ospita. Allo stesso tempo sente la necessità di sfruttare ancora di più, turisticamente, un evento così importante. «Bisognerebbe investire di più sulla promozione turistica — afferma — La manifestazione è già promossa benissimo nei canali che la riguardano ma credo che turisticamente vada più raccontata alla gente.
Bisogna trasmettere una forte idea di questa città che è diventata ospitale e che regala occasioni che raramente ho visto altrove. Bologna è davvero un ambiente molto favorevole per gli ospiti della fiera. E’ davvero salotto. Su questo devono lavorare i nostri del settore turistico». E aggiunge: «Anche per la Fiera del Libro per ragazzi dovremmo trovare idee più efficaci.
Il concetto su cui riflettere è quello di ‘Bologna delle fiere’». Conclude l’Evangelisti: «Vorrei dire a chi ci governa, che nei momenti di difficoltà è facile togliere risorse alla cultura ma è anche pericoloso perché si rischia di tagliare le energie alle persone. La cultura non è un bene per pochi, è qualcosa di necessario. Ho la percezione che ce la possiamo fare».
foto by http://www.flickr.com/photos/