Indennità indebite per vigili e ‘dip’: “il conto prego”

Dopo il primo incontro sulle “indennità di disagio”, tra sindacati e amministrazione, le divise ricevono l’ultimatum, il conto va pagato ma l’amministrazione ha dato piena disponibilità sulle modalità e tempi di recupero. I sindacati sono riusciti a proteggere la tredicesima, i 220 euro non saranno decurtati e neanche usati per tappare il buco delle indennità indebitamente versate alla polizia municiaple, tra il 2000 e il 2006, che ammontano a ben 1,8 milioni di euro, con in aggiunta le altre somme indebitamente versate (più di 500mila euro).

Gli amministratori hanno deciso di non partecipare e il Comune è stato rappresentato dal dirigente al Personale, Alessandro Bellini e il segretario generale Laura Chiodarelli. Palazzo Garampi ha dichiarato: “L’amministrazione ha ribadito il dovere giuridico di procedere al recupero delle somme corrisposte, così come richiesto da ministero del Tesoro, e come già annunciato ha proceduto alla dovuta costituzione in mora”.

Molto amareggiati i vigili, che hanno già ricevuto le prime notifiche firmate dalla dottoressa Marta Della Bortola. Raniero Sebastiani, vigile urbano e rappresentante regionale di categoria della Uil, ha affermato di dover restituire ben 8.537,11 euro, mentre altri colleghi anche 12mila euro. Ma il Comune non si lascia intenerire, in sostanza la domanda è: “pagate subito o a rate?”. Se i dipendenti non comunicheranno le modalità di pagamento entro il 22 novembre, le somme saranno trattenute sugli stipendi. Molte famiglie saranno in grave difficoltà visto che stanno pagando il mutuo.

La prossima settimana, si terrà un nuovo confronto dove saranno formulate proposte alternative e verrà presa in considerazione la possibile cessazione delle incombenze non contrattuali e del servizio notturno.