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Brutte notizie, il calendario 2011 annulla i ponti
Notizia pubblicata il 04 gennaio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Durante questo periodo natalizio, sicuramente avete ricevuto in regalo uno dei nuovi calendari o una nuova agenda. Avete avuto modo di sfogliarli? Se analizzate i giorni feriali, noterete che la maggioranza dei ponti non ci sono. Una ‘briscola’ non solo per studenti, lavoratori e scolari ma anche per il sistema turistico e commerciale di Rimini.
Il ponte di Pasqua coincide con quello della Liberazione, il 25 aprile è un lunedì e coincide con il lunedì dell’Angelo e il 1° maggio è una domenica. Ma non è finita qui! Ferragosto cade di lunedì, i Santi di martedì, Natale di domenica, Capodanno di sabato e San Silvestro di domenica. Un vero disastro.
Secondo i dati dell’Osservatorio statistico della Provincia, nel 2008 sono stati registrati per il ponte del 25 aprile 53.988 arrivi e 135.165 presenze in tre giorni, mentre nel 2009 cadde di sabato e nel 2010 di domenica e quindi è stato un semplice week-end senza valore aggiunto. I dati di Trademark Italia, rivelano che nel 2008, il ponte del 25 aprile segnò più di 150mila presenze e per il 1° maggio 160 mila. Tradotto in soldi, gli alberghi della riviera hanno guadagnato 11,5 milioni di euro, i ristoranti 15 milioni, i parchi 4 milioni, mentre le discoteche e locali di ritrovo 3,5 milioni.
Visto il periodo difficile per il turismo nazionale, non farà molto bene al nostro turismo la mancanza di due ponti su tre in primavera. Secondo l’assessore provinciale al Turismo, Fabio Galli, ogni giorno dei ponti della primavera, porta 50.000 presenze (in media) e per quanto riguarda il ponte del 2 giugno, si parla di 86.000 presenze, dato che più si va verso l’estate e più aumentano le presenze.
Visto che il turismo dei ponti è essenzialmente italiano, secondo Galli la strategia vincente è investire nei flussi dall’estero con i nuovi voli sullo scalo riminese. Sandro Lepri di Trademark ha dichiarato: “Non farei drammi sul calendario sfavorevole. Piuttosto, spingiamo su una politica di eventi per puntare sui week end corti e lunghi”. Secondo i calcoli di Antonio Carasso, dirigente Promozione Alberghiera il fatturato degli alberghi diminuirà del 10-15%, cifra confermata anche dalla presidente dell’Aia, Patrizia Rinaldis.