Il primo nido aziendale per centinaia di mamme
Notizia pubblicata il 29 settembre 2007
Categoria notizia : Turismo
 PER LE MAMME che lavorano in azienda ed hanno il bebé in asilo, a casa con i nonni o la baby-sitter, a S.Giovanni sta per arrivare la soluzione a tanti disagi e preoccupazioni.
 A richiedera a gran voce sono proprio le mamme impegnate nelle tante fabbriche su territorio marignanese.
Si sta pianificando la nascita di un vero e proprio - il primo in provincia - nido aziendale. Ideato su misura per chi é rigidamente legato agli orari di lavoro (8.30-12.30, 14.30-18.30).
Il Comune ha gli spazi-spiega il sindaco marignanese Domenico Bianchi-mi riferisco alle nuove aule della scuola materna in zona Paradiso a fianco della casa protetta. Lì potremmo creare una o due sezioni di nido aziendale.
Alcune aziende sono già disposte a collaborare. Ora vogliamo allestire un tavolo di trattative con sindacati, imprenditori ma anche enti pubblici interessati per passare dalle parole ai fatti". Le modalità del servizio si preannunciano interessanti:
"CHI LAVORA nelle aziende di S.Giovanni potrà portare il proprio bambino in questo nuovo nido-spiega Bianchi-che magari avrà orari più flessibili rispetto ad una struttura normale. Ci sarà comunque personale qualificato e tutto quello che prevede un nido".
Dunque, lavoratrici di aziende marignanese, anche residenti in altri Comuni (vedi Cattolica, Morciano, Gabicce), potranno portare il loro baby in questa struttura.
In questo modo si dovrebbero liberare posti anche nei nidi dei Comuni suindicati a vantaggio magari di altre famiglie ancora in attesa. Insomma un progetto dalle tante ed importanti conseguenze a catena.
"ANCHE le nostre aziende sono interessate-spiega Bianchi-perchè non vogliono perdere determinate figure professionali che spesso sono costrette a scegliere se mantenere il lavoro o meno.
Noi ci impegnamo fin da ora - conclude il primo cittadino marignanese - a costruire un servizio davvero importante che potrebbe poi ampliarsi se avrà il sostegno di tutti".foto by Kiki Follettosa