Nicola Conte, che delizia il suo cocktail jazz
Notizia pubblicata il 03 aprile 2009
Categoria notizia : Musica
I PURISTI DEL JAZZ, quelli abbarbicati alla sacra edera del be-bop, probabilmente non impazziscono per lui. Per i vecchi amanti del genere spesso contaminare è un reato, un po’ come vedersi i Rem sul palco di Umbria Jazz.
Nicola Conte (stasera in concerto al Naima club) però è un altro di quelli che abbatte gli steccati, varca le frontiere, sdogana uno stile e conquista fan in qua e in là, provvedendo a svecchiare un po’ il pubblico.
Non ha inventato nulla in un genere che nel Novecento ha vissuto mille albe e altrettante rivoluzioni. Lui si è limitato ad assimilare la lezione, assorbirla, metabolizzarla e rielaborarla con un fino lavoro in sala d’incisione. Il suo jazz è un cocktail calibratissimo, frutto della sua stagionata esperienza da dee jay, perennemente alle prese con mille dischi diversi.
IMMAGINATEVI un maxi-frullatore. Dentro Conte, da buon Cagliostro un po’ come fa Moby, scaraventa tutto. Swing, soul, samba, bossanova, pop. Il risultato traghetta il jazz verso gli orizzonti della lounge music, un genere che ha già fatto la felicità di Mario Biondi e dei nostri Montefiori Cocktail: atmosfere patinate, eleganti, sofisticate, e suonate benissimo.
UN SOUND perfetto per l’intrattenimento, Nicola Conte poi ha dimostrato un gran talento nel saper ricomporre ogni tessera del puzzle: tutti i suoi cd hanno ottenuto fior di successo.
L’ultimo si chiama ‘Rituals’, quasi tutto scritto da lui, cantato in inglese ruotando una quantità impressionante di special guest. Sei di questi stasera saranno con lui, sul palco del Naima: Alice Ricciardi (voce), Pietro Lussu (piano), Pietro Ciancaglini (contrabbasso), Lorenzo Tucci (batteria), Gaetano Partipilo (sax e flauto), Fabrizio Bosso (tromba). Conte, dal look impeccabile e con la chitarra in mano, li dirigerà, novello Duke Ellington. Per una serata perfetta.
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